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Charles Leclerc, l'amara sentenza di Jean Todt: "Cosa serve per vincere"

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Un grosso "ma" su Charles Leclerc. A dare un giudizio (pesante) sulla Ferrari e il suo pilota monegasco è Jean Todt, ex presidente della Fia e leggenda della Formula Uno. Soprattutto, l'artefice insieme a Michael Schumacher dell'epoca d'oro della Rossa a inizio anni Duemila.

 

 

 

 

Oggi a Maranello inseguono con scarso successo Red Bull e Max Verstappen, vicinissimo al suo secondo titolo iridato di fila. "Ogni epoca è diversa, non posso dare alcun consiglio a Binotto perché è molto facile parlare senza far parte della situazione - premette Todt, ospite del Festival dello Sport di Trento -. La Ferrari sta facendo bene, la gente forse non si rende conto dell'altissimo livello di competitività che il campionato Mondiale propone. Tutti o quasi vorremmo che la Ferrari vinca nuovamente dei campionati, è dal 2007 con Raikkonen che non vince. So che l'attesa dei ferrarista è tanta, ma la scuderia è vicina, manca davvero poco. Magari l'anno prossimo ci sarà qualche possibilità in più rispetto a quest'anno. In questa stagione - sottolinea ancora il manager francese - è stata fatta una grande macchina, ciò vuol dire che la squadra funzione. Manca ancora qualcosa, anche perché per vincere serve l'eccellenza, sotto tutti i punti di vista. Quando l'eccellenza viene meno è importante capire da dove arriva l'errore".

 

 



"Se si fanno spesso gli stessi errori - prosegue Todt - allora significa che c'è qualcosa da cambiare. Leclerc è un grande campione, per vincere gli manca ancora qualcosa. Non so si tratta della macchina o di altro. La Ferrari ad un certo punto dell'anno ha avuto la macchina migliore, ma ha perso troppe occasioni, per problematiche diverse come safety car, strategia o affidabilità. Molteplici episodi che hanno avuto un prezzo, bisogna lavorare su questo, senza dare nulla per scontato". 

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