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Carlos Sainz, la confessione: "Cosa prenderei da Leclerc"

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“Un voto per il 2022? Non lo faccio, non mi piace. Però su questo anno sono piuttosto critico come pilota. È stato difficile, anche dal punto di vista psicologico”. Inizia così Carlos Sainz nella sua intervista a La Repubblica. Un avvio difficile, per mancanza di adattamento con la F1-75, un proseguo migliore con la prima pole e vittoria in carriera a Silverstone: "Non ho mai avuto continuità, mai preso quello slancio che ti porta da un podio all'altro e a fare bene più gare di fila, cosa che dà fiducia — aggiunge —. All’inizio un paio di sbagli miei, poi la sfortuna con Ricciardo a Imola, bene col secondo posto in Canada e lì lottavo per vincere, quindi vinco a Silverstone e invece ecco l'Austria col motore rotto, a Spa prendo penalità, pole e podio, in Olanda problemi al pit”. 

Sainz: “Leclerc? Come lui vorrei essere più paziente e sorridere di più”
Insomma, quando sembrava “che prendessi la rincorsa, subito dopo bump, fermo per un motivo o l'altro, malasorte, affidabilità, errori, penalità”. Dal compagno di squadra Leclerc c’è qualcosa che prenderebbe: "Charles è più paziente e sorride di più, io quando sto al circuito sono più concentrato su me stesso. Proverò ad ammorbidirmi, ma non cambierò". Mentre Verstappen, che questo weekend può prendersi il titolo, “ha fatto un anno perfetto, nella stagione scorsa ha acquistato l'esperienza lottando per il titolo con Hamilton — aggiunge Sainz al quotidiano romano — Questo gli ha dato un vantaggio rispetto a noi. Mentalità e consapevolezza. Noi questa esperienza la stiamo accumulando ora e ce la porteremo nel 2023. Io so dove non devo sbagliare, come squadra dobbiamo essere perfetti per batterli”. 

Sainz: “Verstappen merita questo titolo, ha fatto zero errori”
E ancora su Verstappen: “Max è stato incredibile, merita il titolo, ha vinto e tanto, non ha commesso errori e quando gli è capitato non ha subito conseguenze, a noi sono costati tanto. Questa è stata la differenza più grande". L’obiettivo di questa stagione è ora “vincere qualche gara, finire forte questi ultimi cinque gp, migliorare su tutti gli aspetti che non hanno funzionato in modo da portarmi questa carica all’anno prossimo — elenca il figlio del due volte iridato rally, Carlos Sainz senior — Il campionato non è importante per me adesso, più fondamentale riportare la Ferrari in alto. Dobbiamo continuare a progredire sui vari fronti, se l’anno prossimo vogliamo battere la Red Bull e la Mercedes”.

Sainz: “Avrei voluto Michael Schumacher compagno di box"
Il pensiero poi va ai campioni del passato, con cui lo spagnolo avrebbe voluto battagliare: “Con i migliori: Schumacher, Alonso, Senna, Villeneuve. Come compagno di squadra mi sarebbe piaciuto avere Michael, perché avrei imparato tantissimo per esser un team leader come lui”. Quindi il tema dei social, mezzi dei quali lo spagnolo se ne tira fuori: “Hanno una parte troppo importante nella nostra vita, non so quante ore ci passiamo ormai, tolgono molto tempo e energie alla vita reale — conclude il 55 della Ferrari — Per me è una debolezza, ne diventi dipendente, alla fine stai troppo sul telefono anziché fuori. A me piace stare all’aperto e fare sport. Se sto a leggere le opinioni della gente su qualsiasi cosa, o notizie che se sai o non sai non ti cambiano niente, allora mi rendo conto che ho sprecato quel tempo e l’ho sottratto alla vita, che è una sola”.

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