Cerca
Cerca
+

Mattia Bellucci, il nuovo Jannik Sinner: dal numero 681 a 156 in pochi mesi

  • a
  • a
  • a

Due settimane e un filotto di 12 successi consecutivi. La favola del 21enne Mattia Bellucci, coetaneo di Jannik Sinner. Prima la vittoria nel challenger francese sul cemento all’aperto di Saint Tropez, partendo addirittura dalle qualificazioni, poi il clamoroso bis sempre sul veloce (ma stavolta indoor) di Vilnius, in Lituania, dove ha annullato addirittura un match point al turco Cel Ilkel, nel terzo set per poi chiudere a suo favore per 7-5. E così l’italiano è ora numero 156 in classifica, dopo essere stato al posto 681 a inizio stagione. Il giovane si è fatto largo sul circuito Itf, i tornei con montepremi dai 15mila ai 25mila dollari, dopo essersi trasferito alla Mxp Tennis Academy. Il quotidiano Il Giorno ne ha approfondito la sua figura. 

 

 

 

"Tante emozioni, non me le aspettavo" - Mancino naturale, dotato di servizio e rovescio di livello, il suo ottobre da sogno è iniziato dalle qualificazioni sul cemento di Saint-Tropez ed è terminato addirittura con il trofeo in mano, dopo aver mandato al tappeto sette avversari, ultimo il coetaneo Matteo Arnaldi. Un risultato che gli è valsa la certezza di un posto garantito nelle qualificazioni degli Australian Open 2023, che rappresenteranno nel prossimo gennaio la partecipazione al suo primo torneo del Grande Slam. "Non mi sarei mai aspettato tante emozioni — racconta il 21enne — ma avevo buone sensazioni. Ho messo in fila tanti incontri di buon livello, riuscendo addirittura a vincere il mio primo titolo. Mi fa addirittura uno strano effetto trovarmi vicino a ragazzi che fino a poco tempo fa vedevo molto più avanti di me". 

 

 

 

 

"Risultato del lavoro con Mxp Tennis Academy" - "Per il 2022 — aggiunge Bellucci — ci saremmo accontentati di molto meno, ma questo risultato è la conferma della qualità del lavoro che sto svolgendo con Fabio Chiappini e con lo staff della MXP Tennis Academy. Sono molto felice di aver intrapreso questo percorso, che mi ha permesso di crescere e trovare una continuità prima sconosciuta. Col team si è subito costruito un feeling importantissimo dentro e fuori dal campo, e ho subito notato un grandissimo salto di qualità in termini di allenamento. Non mi sarei mai immaginato di riuscire a lavorare con così tanta costanza, intensità e precisione, inseguendo obiettivi chiari. Mi sento molto più preparato rispetto a prima".

 

 

Dai blog