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Pablo Mari non è stato accoltellato per caso: perché l'aggressore l'ha colpito

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Pablo Mari non è stato accoltellato per caso al centro commerciale di Assago. Tombolini, l'uomo con problemi psichici che ha accoltellato 6 persone ammazzando un cassiere, aveva un piano preciso: colpire chi lo infastidiva nel nome di una assurda invidia. E dall’ospedale dove è piantonato, l'uomo avrebbe spiegato i motivi dell'accoltellamento di Pablo Mari, il primo a essere raggiunto dai terribili fendenti. Il giocatore del Monza si è salvato solo grazie alla sua muscolatura da atleta che ha attutito i colpi di Tombolini. A quanto pare l'aggressore lo avrebbe riconosciuto subito e così è passato all'azione: "Ho visto persone felici e ho provato invidia", ha affermato Tombolini.

 

 

Poi ha spiegato il motivo del gesto contro il calciatore della squadra brianzola: "Quando ho visto che tra i clienti dell’ipermercato c’era un calciatore, ho provato invidia perché lui stava bene e io invece male. Allora l’ho colpito con una coltello". Parole forti che raiprono il dolore provato dei familiari dei feriti e della vittima.

 

 

Secondo gli inquirenti, Tombolini sarebbe in grado di uccidere ancora. La sua aggressione cieca e barbara si è consumata in meno di un minuto. Un inferno di coltellate terminate con l'intervento di due persone che hanno disarmato l'uomo.

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