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Marocco, il trucchetto del portiere che ha mandato gli spagnoli in tilt

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Il Marocco è definitivamente la squadra sorpresa di questo Mondiale. La vittoria ai rigori contro la Spagna di Luis Enrique porta la Nazionale africana ai quarti, dove se la vedrà contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo sabato alle 16. Ai calci di rigore, però, il vero protagonista è stato Yassine Bounou, conosciuto semplicemente come ‘Bono’, che è stato l'autentico eroe di giornata. Il portiere marocchino con cittadinanza canadese (che gioca proprio in Spagna) è infatti riuscito nell'impresa di mantenere la propria porta inviolata, portando all'errore tutti e tre i rigoristi spagnoli. Merito di un pizzico di buona sorte ma anche di una serie di trucchi psicologici che hanno reso innocui tutti i tiri avversari.

 

 

Le frasi, i continui movimenti sulla linea di porta

Gli errori per la Spagna sono arrivati da Sarabia, che era entrato nei minuti finali proprio per calciare i rigori e che ha colpito il palo. Poi da Soler e Busquets, loro però ipnotizzati dalle super parate del portiere marocchino, che ha garantito alla sua nazionale i primi quarti della loro storia. I suoi trucchetti hanno innervosito i giocatori spagnoli, riuscendoci alla perfezione. Ha iniziato la sua sfida psicologica personale senza rimanere in posizione corretta, restando all'interno della porta o troppo avanti, facendosi richiamare ripetutamente dall'arbitro perché rimanesse sulla linea fino al momento del tiro. Con Soler ha poi gridato un avvertimento che poi si è rivelata profezia: "So dove lo tiri". Detto, fatto: parata perfetta e rigore respinto, così come poco dopo con Busquest che ha risposto con un sorriso alle parole del portiere, prima di calciare via l'occasione per riportare la Spagna in gioco.

 

 

 

Quando Bono non scese in campo con il Belgio

Nella fase a gironi, il portiere marocchino si era reso protagonista a suo modo nella sfida vinta 2-0 contro il Belgio. Non scese in campo con i Diavoli Rossi, seppure si presentò regolarmente a squadra schierata cantando l'inno, venendo poi sostituito prima dell'inizio: "Ho avuto un malore — dirà nel post gara — forse a causa delle infiltrazioni per l'infortunio, ho avuto le vertigini". Le stesse che ha fatto provare ai rigoristi spagnoli martedì sera.

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