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Carlo Ancelotti, lite furiosa coi tifosi in campo: "Figlio di putt***?"

Roberto Tortora
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Ecco il Carlo Ancelotti che non t’aspetti. Lo si potrebbe ribattezzare il “Carletto furioso”. Durante l’ultima partita del Real Madrid in casa dell’Osasuna, infatti, il tecnico italiano ha sbottato per il trattamento riservato dai tifosi locali a Vinicius Jr., ormai oggetto di cori e atteggiamenti discriminatori su diversi campi della Liga spagnola. All’ennesima provocazione, Carletto ha perso il suo abituale aplomb e ha litigato con alcuni tifosi presenti sugli spalti per difendere il suo calciatore. Il clima, all'Estadio El Sadar di Pamplona, era parso subito pesante fin dall’inizio. Fin dal minuto di raccoglimento in onore delle vittime del terremoto in Turchia, quando un insulto è volato dagli spalti all’indirizzo del 22enne brasiliano: "Vinicius, figlio di put***a". Dove lo abbiamo già sentito? Purtroppo a San Siro, prima dell’ultima gara di Champions League tra Milan e Tottenham, quando, sempre durante il minuto di silenzio, un deficiente ha ben pensato di urlare una frase analoga e becera contro l’allenatore degli Spurs, Antonio Conte

La situazione è degenerata, poi, quando lo stesso Vinicius, durante il match, ha protestato vivacemente contro l’arbitro per un mancato fallo fischiato nei suoi confronti. A quel punto, i tifosi dell’Osasuna si sono scatenati contro il brasiliano, in un’escalation verbale, e non solo, che ha toccato il suo apice in occasione di un calcio d’angolo, battuto proprio dal 22 merengue: insulti, gestacci e, addirittura, il lancio di un avanzo di panino, a segno di totale disprezzo. Un episodio che ha costretto l'arbitro a sospendere la sfida per qualche istante e consegnare l'oggetto al quarto uomo per metterlo a referto. Un episodio che ha riportato alla mente la famosa testa di maiale lanciata dagli spalti del Camp Nou nei confronti di Figo, reo di esser diventato un traditore, dopo aver svestito la camiseta blaugrana e indossato quella degli odiati rivali del Real Madrid. Era il 2002, ma queste scene non sono inedite nemmeno ora, bensì già viste ripetutamente nella Liga anche in occasione della partita giocata contro il Real Maiorca dello scorso 5 febbraio. Il Real Madrid perse 1-0, ma a far ancora più notizia fu l’aggressività degli avversari contro Vinicius, oggetto di insulti sugli spalti e vittima di provocazioni in campo da parte degli avversari, cui, ad onor del vero, lo stesso attaccante madridista replicò istigando a sua volta gli oppositori. 

 

Un clima da corrida, più che da partita di calcio, diventato insostenibile nelle ultime settimane. E proprio Carlo Ancelotti, che ha sempre schierato Vinicius per non darla vinta agli imbecilli, alla vigilia della partita di Pamplona aveva già lanciato l’alert: "Sembra che il problema sia Vinicius, ma il vero problema è ciò che accade attorno a Vinicius. È un problema del calcio spagnolo". L’allenatore di Reggiolo si è, quindi, dovuto ripetere amaramente al termine della partita contro l’Osasuna: "Aver insultato Vinicius nel minuto di silenzio in memoria delle vittime del sisma non è stata una mancanza di educazione e di rispetto nei confronti del giocatore. Ma nei confronti di tutte le vittime". Il Real Madrid, rispondendo al successo del Barcellona, resta sempre lontano 8 punti, ma ciò che più amareggia i blancos è l'intolleranza e il razzismo persistenti in Spagna e che nemmeno la Federcalcio è riuscita ancora ad arginare.

 

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