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Champions League, il Napoli fa la storia e vola ai quarti

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Il Napoli fa la storia: all'epoca di Maradona non era mai andato oltre gli ottavi di finale, questa sera conquista i quarti della Champions League, ai danni dei tedeschi dell'Eintracht Francoforte, e grazie ancora una volta al suo uomo simbolo, Osimhen, autore di una doppietta, nel recupero del primo tempo e all'inizio della ripresa, che mette la parola fine alle speranze di rimonta degli ospiti. Il rigore di Zielinski al 64' mette definitivamente al sicuro la qualificazione e ora i partenopei attendono solo di sapere chi sarà l'avversario nei quarti.

 

Il Napoli, dopo una giornata difficile per la città, invasa e devastata in centro storico dai 'tifosi' tedeschi ai quali era in realtà stata vietata la trasferta, parte dai due gol di vantaggio dell'andata, realizzati a Francoforte dallo stesso Osimhen e da Di Lorenzo. I padroni di casa iniziano subito in avanti e già al 1' Politano, preferito a Lozano da Spalletti, arriva al tiro da buona posizione ma Trapp è attento. Dopo la partenza sprint degli azzurri sono però i tedeschi a prendere in mano il pallino del gioco e a presentarsi in più occasioni dalle parti di Meret, ma senza creare pericoli eccessivi. Su una ripartenza del Napoli arriva la prima occasione sui piedi di Kvaratskhelia, al 11', ma il georgiano non inquadra la porta. Al 18' lo stesso Kvara fa tutto da solo arrivando al tiro ma da posizione defilata, e il portiere tedesco devia in angolo. L'Eintracht prova generosamente a riversarsi in avanti per cercare la rete che ridarebbe la speranza, ma la retroguardia partenopea non si fa sorprendere facilmente. I tedeschi aggrediscono alti e a volte con eccessiva foga, cominciano infatti ad arrivare i cartellini. Al 40' Lobotka subisce un brutto colpo e resta a terra, il gioco si ferma: la partita si sta facendo dura. Il centrocampista, che proprio oggi ha rinnovato con gli azzurri, comunque riesce a riprendere il gioco. Al 42' miracolo di Trapp su Kvaratskhelia, che arriva al tiro da ottima posizione servito da Zielinski, al termine di una bella azione personale. In pieno recupero, al 47', ecco il gol di Osimhen con un perfetto stacco di testa su cross di Politano. Il Napoli va al riposo con maggiore serenità.

 

Nella ripresa il Napoli parte ancora forte e al 52' Kim prova l'azione personale arrivando al tiro, ma da posizione defilata, la sua palla finisce fuori. Passa meno di un minuto e arriva il raddoppio, con il solito Osimhen che in scivolata mette in rete un cross ancora di Politano. Cadendo, la punta si fa anche male al braccio sinistro, poggiandolo male a terra. Una fasciatura e riprende a giocare, mentre il Maradona, circa 50mila paganti, festeggia. Al 58' prima vera occasione per l'Eintracht con Kamada, che arriva al tiro da pochi passi ma Meret è attento e blocca a terra. Il Napoli ora è padrone del campo e l'Eintracht non pressa quasi più. Al 61' anche Kvara cerca gloria personale con un dribbling stretto in area e un tiro a giro perfetto, su cui però Trapp si supera deviando sul fondo. Subito dopo Zielinski subisce un fallo in piena area: si incarica lui stesso di trasformare il rigore ed è 3-0 Napoli al 64'. L'ultima mezz'ora è una passerella per il Napoli, davanti agli occhi sempre più innamorati dei suoi tifosi al Maradona, con gli applausi scroscianti per Kvaratskhelia e Osimhen quando vengono sostituiti, per dar loro un po' di respiro ma soprattutto per lasciar tributare il giusto omaggio ai due 'uomini d'oro' che stanno ricalcando le orme del campione che ha dato il nome al loro stadio. E che in Champions hanno addirittura, da stasera, superato anche le sue imprese.

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