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Juventus, vittoria a Bergamo. Scoppia il caso Vlahovic: frase choc

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La Juventus si aggiudica lo scontro diretto in chiave Champions League vincendo 2-0 al Gewiss Stadium di Bergamo: a decidere contro l’Atalanta sono stati Iling-Junior e Vlahovic. Tre punti fondamentali per i bianconeri che si piazzano al secondo posto a quota 66, a +2 sulla Lazio. Gli orobici, invece, rimangono a 58, in sesta posizione. È stata una gara fisica, basata sull’uno contro uno sin dai primi minuti di gioco: i bianconeri hanno provato ad affacciarsi dalle parti di Sportiello in un paio di occasioni sfruttando la corsia mancina, l’Atalanta ci ha provato con Koopmeiners e Pasalic senza però trovare la porta difesa da Szcesny. La squadra di Allegri ha atteso i padroni di casa giocando più sugli errori e le ripartenze, come al 22’, quando Di Maria - su un disimpegno errato dello stesso Koopmeiners - non ha trovato la rete per questione di centimetri. Negli ultimi venti minuti della prima frazione non sono mancate le occasioni di marca atalantina, al 25’ Scalvini sugli sviluppi di un corner ha colpito il palo. 

Diverse anche le conclusioni da parte dei difensori, l’occasione più limpida del primo tempo è arrivata allo scadere del minuto di recupero, con Pasalic che ha calciato alto un rigore in movimento. L’Atalanta ha provato ad alzare i ritmi anche nella ripresa, ma a trovare il gol è stata la Juventus su una sbavatura di Zappacosta: Iling-Junior ha iniziato l’azione sulla sinistra, poi ha sfruttato il rimpallo favorevole di Maehle per superare Sportiello.

 

L’Atalanta ha chiesto a gran voce un calcio di rigore per un contatto in area tra Soppy e Pogba al 21’ (Doveri ha giudicato non falloso il tocco), sette minuti più tardi Muriel ha tentato un’azione personale ma il tiro è terminato sul fondo. I nerazzurri ci hanno provato anche da calcio piazzato - tiro di Koopmeiners respinto da Szczesny - senza però riuscire a trovare il pareggio. All’inizio dei cinque minuti di recupero il signor Doveri della sezione di Roma 1 ha invitato, tramite gli altoparlanti, il pubblico di casa a smettere coi cori "Sei uno zingaro" rivolti a Dusan Vlahovic. Zappacosta ha colpito il palo, Vlahovic in contropiede ha trovato il 2-0. Poi l'esultanza davanti alla curva bergamasca l'ha pagata con un giallo. 

 

 

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