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Spalletti, addio Napoli. "Mai tarpare le ali": chi vuole al suo posto De Laurentiis

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La storia d'amore tra Luciano Spalletti e il Napoli sembra sempre più vicina alla fine. Il Mago di Certaldo, eroe dello scudetto vinto poche settimane fa, sarebbe intenzionato a divorziare dal club a causa di un rapporto con il presidente Aurelio De Laurentiis ormai compromesso. Tensioni striscianti, nate mesi fa, ed esplose con lo scambio di battute raggelanti sul rinnovo di contratto scattato "a insaputa" del tecnico. Spalletti non avrebbe alcuna intenzione di prolungare oltre il 2024 e anzi secondo le ultime indiscrezioni sarebbe pronto a liberarsi già da questa estate. 

 

 



In questo senso, le parole di ADL durante la presentazione della medaglia commemorativa per il terzo titolo nella sede della Zecca dello Stato sembrano più che sibilline. Quasi una conferma dell'addio imminente: "Spalletti? È un fuoriclasse e i fuoriclasse devono trovare un field dove esprimersi al meglio, e da noi l’ha trovato, quindi ha funzionato tutto. Speriamo che in futuro lui riesca a esprimere ancora di più questa sua capacità di aggregare".

 

 

 

Poi però aggiunge una buona dose di veleno: "Meglio se a Napoli? Senza dubbio, ma nella vita la libertà è un bene incommensurabile e invalutabile, non devi mai tarpare le ali a nessuno come nessuno deve farlo con me. Bisogna rimanere legati nella vita, sono legato ad Ancelotti, Mazzarri, Reja, Benitez. La cosa importante è essere grati a chi ti ha dato e a chi ha ricevuto. Chi ha dato ha dato ha dato, chi ha avuto avuto avuto, scurdammoce o' passat simm e Napul paisà". 

 

 



Una battuta folkloristica che nasconde però una realtà molto meno calorosa. Spalletti temerebbe una nuova rivoluzione (Kim, Zielinski, lo stesso Osimhen sono pedine ambite dalle big europee, e impossibili da trattenere di fronte a offerte irrinunciabili anche per club dai conti in ordine come il Napoli. Dal canto suo, De Laurentiis avrebbe intenzione di tentare l'affondo su Antonio Conte, reduce dal flop al Tottenham ma garanzia assoluta di competitività ai massimi livelli. Infine c'è una suggesione che appare quasi una provocazione: quella di riportare Rafa Benitez sotto al Vesuvio.

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