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Serie A, doppia rimonta Roma ma non basta: con la Salernitana è 2-2

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La Roma si allontana sempre di più dall'Europa. All'Olimpico non riesce a regalare un sorriso alla sua tifoseria, protagonista dell'ennesimo sold out, e inciampa ancora in campionato, dove non vince dal 16 aprile, facendosi fermare dalla Salernitana sul 2-2, vedendo ormai evaporare i sogni Champions e mettendo a rischio anche quel che resta dell'Europa. Tutto passa adesso dalla finale di Europa League, crocevia per provare con una vittoria sul Siviglia del 31 maggio a strappare il pass per la massima competizione europea. Il pareggio conquistato nel finale dopo essere stata due volte in svantaggio non basta alla squadra di Mou per scavalcare l'Atalanta. E lo slittamento di 10 punti alla Juventus, dopo la sentenza della Corte di appello federale, non cambia la corsa in salita di una Roma che sembra volersi giocare a Budapest tutte le sue carte. Contron i campani ha trovato le energie nervose per replicare alle reti prima di Candreva e poi di Dia grazie ad un guizzo di El Shaarawy e di Matic ma sono state comunque reazioni tardive che non hanno permesso alla squadra di conquistare tre punti prezioso. Merito anche della Salernitana di Sousa che si conferma squadra compatta e solida.

 

 

 

Mourinho rinuncia a Dybala che non trova posto neanche in panchina. La Joya non ha ancora recuperato al 100% e il tecnico preferisce non rischiare e risparmiarlo in vista della finale di Europa League. Rientro da titolare di Smalling schierato con Zalewski e Tahirovic lungo la linea difensiva mentre davanti è Belotti il termine offensivo. L'attacco della Salernitana si affida a Dia e Piatek con Candreva a supporto. La Roma prova subito a spingere sulla fascia sinistra ma dopo appena dieci minuti si ritrova sotto, sorpresa da una meravigliosa conclusione di Candreva. L'ex attaccante della Lazio si inserisce con tempismo perfetto sul filo del fuirigioco, beffa Ibanez e tocca al volo di prima mettendo la palla nell'angolino spiazzado Rui Patricio. La squadra di Mou tarda un po' a ritrovare gli spunti giusti per una reazione, subendo il contrattacco di una Salernitana attenta, vivace, che gioca con grande intelligenza tattica. Mou cambia sistema di gioco provando a scuotere la squadra che continua però ad essere poco incisiva e a subire il gioco dei campani. La prima vera iniziativa dei giallorssi arriva solo al 32' per intraprendenza di Bove che serve El Shaarawy. Il Faraone colpisce di prima cercando il tiro a giro con palla che finisce fuori dallo specchio della porta. E' un timido segnale che consente alla squadra di prendere maggiore fiducia. Mancano però le iniziative di Wijnaldum e di Solbakken e solo sui calci di fermo la Roma sa rendersi pericolosa. Al 47' su corner Ibanez fa centro ma la rete viene annullata per un tocco di mano seppur involontario di Belotti, che si vede rimbalzare il pallone sul braccio dopo un colpo di etsta sbilenco dello stesso Ibanez.Per raddrizzare il match alla Roma serve aggressività e la qualità dei suoi interpreti.

 

 

 

Entrano così Matic, Llorente e Pellegrni al posto di Tahirovic, Ibanez e Solbakken e la Roma cambia marcia trovando subito la rete del pareggio. Il capitano su punizione impegna Ochoa che respinge di pugno, El Shaarawy si avventa e con il piatto di prima mette alle spalle del portiere granata al 47'. La squadra di Mou vuole sfruttare il momento favorevole (conclusione di Matic sopra la traversa) ma si sbilancia troppo consentendo alla Salernitana di pungere in contropiede. E basta un solo affondo ai campani per tornare in vantaggio al 53'. Piatek pesca in area con un passaggio fortunoso Dia che segna con un gran tiro dal limite. Per la Roma tutto da rifare. Mou fa entrare Abraham al posto di uno spento Wijnaldum per gli ultimi 20' che restano per ribaltare un match che i campani continuano a controllare senza troppi rischi. Belotti per due volte non trova il giusto tempismo per impattare in area, e anche Abraham non riesce a trovare i varchi giusti. Dentro nel finale anche Cristante per Camara e all'85' arruiva la fiammata di Matic di forza in mischia. Nel finale Zalewski prova con un colpo da fuori, El Shaarawy mette paura ad Ochoa, Cristante ha un chance di testa. Ma la Salernitana si blinda e resiste. Finisce con un principio di rissa per una trattenuta di Zalewski su Dia. E con la tifoseria giallorossa che deve accontentarsi del quarto pareggio in sei partite. 

 

 

 

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