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Juve in svendita, allarme-rosso: bomba da 80 milioni sui bianconeri

Federico Strumolo
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Se l’esclusione dalla Conference League della Juventus non rappresenterà un grosso problema per Massimiliano Allegri, il quale sarà sollevato dal potersi concentrare esclusivamente sul campionato evitando di perdere energie fisiche e mentali per una competizione europea che lascia il tempo che trova, non si può certamente dire lo stesso per bilancio e, in conseguenza, calciomercato. Perché senza l’Europa calano i ricavi, costringendo la proprietà bianconera ad aumentare le entrate proprio dal mercato. Vendere, però, non è affatto semplice, soprattutto se si tratta di esuberi. Dopo l’uscita in prestito di Arthur (26 anni), finito alla Fiorentina, il più vicino a lasciare la Continassa è il centrocampista Denis Zakaria (26), corteggiato da Monaco, Lipsia e West Ham. Le tre squadre sarebbero pronte ad accontentare la richiesta da 20 milioni di euro del responsabile dell’area sportiva bianconera Cristiano Giuntoli: sarà il giocatore a decidere la destinazione. Ma se la cessione dello svizzero rappresenta una buona operazione economica, anche considerando i 10 milioni spesi un anno e mezzo fa per strapparlo al Borussia M’gladbach, non è abbastanza per raggiungere l’obiettivo della Vecchia Signora, che dovrà recuperare dal mercato circa 80 milioni.

La Juventus, insomma, rischia di trasformarsi in un supermercato di lusso: una svendita in cui mezza Europa può tentare l’affare. Il pezzo più pregiato, non è un segreto, è Dusan Vlahovic, considerato unanimemente tra i migliori attaccanti del mondo in prospettiva, ma non un intoccabile per la Juventus e, soprattutto, per Allegri. Da settimane sul 23enne serbo c’è il Paris Saint-Germain, ma i parigini non hanno ancora presentato un’offerta (e Giuntoli difficilmente scenderà sotto i 60 milioni). Vendendo Vlahovic, tra l’altro, i bianconeri sarebbero costretti a tornare sul mercato per sostituirlo e, in questo caso, il nome buono è quello di Romelu Lukaku (30), da tempo al centro del gossip che lo vorrebbe in bianconero dopo gli anni da nerazzurro ai rivali di sempre dell’Inter (con tanto di promesse di non andare mai alla Juventus...).

Tra entrante e uscite, quindi, la punta titolare difficilmente consentirà alla Juventus di fare cassa. La risorsa più preziosa è invece rappresentata dai giovani. Su tutti Samuel Iling-Junior (19), corteggiato dalla Premier League e valutato 20 milioni dalla Signora, mentre Matias Soulé (20) piace in Germania e costa 10 milioni. E poi c’è Fabio Miretti (19), sul quale la Juventus non vorrebbe perdere il controllo ma potrebbe essere tentata da 15 milioni, ma anche il difensore Koni De Winter (21), che può salutare per un’offerta in doppia cifra. Chi, invece, non rientrerà in nessun discorso di mercato è Gleison Bremer (26), il quale ha personalmente chiuso a una possibile cessione: «La Premier League è uno dei migliori campionati e mi ha cercato, ma io voglio rimanere alla Juve - racconta il centrale brasiliano -. È una grande squadra, la migliore d’Italia. In futuro non si sa mai, ma ora penso solo al bianconero». Insomma, Bremer si toglie dalla svendita bianconera, ma per tanti il destino è segnato: la Juventus è a caccia di soldi.

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