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Atalanta, il sogno è realtà? Con gli 85 milioni di Hojlund... clamoroso a Bergamo

Federico Strumolo
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Se solamente qualche anno fa l’Atalanta avesse soffiato un giocatore all’Inter sul mercato, in tanti si sarebbero sorpresi. Oggi non è più così. Merito del meraviglioso lavoro portato avanti dalla dirigenza nerazzurra nelle ultime stagioni, con investimenti azzeccati, cessioni eccellenti e risultati di campo straordinari, grazie all’indiscutibile operato del tecnico Gian Piero Gasperini.

E, allora, quel Gianluca Scamacca che pareva a un passo dall’Inter sceglie la Dea, lasciando a bocca asciutta un vecchio volpone come Beppe Marotta. Un affare da 30 milioni di euro per convincere il West Ham e regalare a Gasp il secondo colpaccio dell’estate atalantina, dopo l’acquisto, sempre per 30 milioni, di El Bilal Touré, 21enne centravanti maliano seguito da tutta Europa dopo un’ottima stagione disputata in Spagna all’Almeria. Insomma, in questa sessione di mercato l’Atalanta si sta dimostrando più ambiziosa che mai. Per sostituire Rasmus Hojlund, venduto al Manchester United per 85 milioni, il club guidato dal direttore generale Umberto Marino si sarebbe potuto accontentare di un investimento in prospettiva, come appunto il solo Touré, e invece ha rilanciato, prendendo due attaccanti di assoluto livello e, quindi, compiendo un passo in avanti.

Perché per quanto Hojlund sia un talento cristallino, nell’ultima stagione ha segnato 9 gol in campionato, dimostrandosi un giocatore certamente utile alla causa della Dea, ma non imprescindibile.

 

PROSPETTIVE FUTURE
Con Scamacca e Touré la Dea mantiene straordinarie prospettive future (il primo ha 24 anni, il secondo, si diceva, 21) e, se possibile, aumenta i gol nelle gambe del suo attacco (basti pensare che il solo Scamacca nella sua ultima stagione in serie A, nel 2021/22, ha segnato la bellezza di 16 reti con la maglia del Sassuolo; Touré, invece, lo scorso anno ne ha segnati 7 in Liga).

Una fase offensiva già fortissima, che potrebbe diventare ancora più letale con l’aggiunta di Charles De Ketelaere. Il belga ha deluso al Milan, certo, ma quale piazza migliore per rilanciarsi rispetto a Bergamo? Sotto la guida di Gasp, De Ketelaere potrebbe tornare quel giocatore che aveva entusiasmato al Bruges, facendo innamorare, tra gli altri, Paolo Maldini. L’operazione, inoltre, sarebbe a basso costo, considerando che i rossoneri accettano di privarsi del talento 22enne anche in prestito oneroso a 3 milioni con diritto di riscatto a 26 (dopo averlo pagato 35 milioni l’estate scorsa). Ogni valutazione, ovviamente, deve essere congelata in attesa del responso del campo, ma con queste premesse a Bergamo si può sognare in grande. Dopo un anno di purgatorio fuori dall’Europa, dopotutto, quest’anno l’Atalanta tornerà in campo fuori dai confini italiani in Europa League, dove proverà ad arrivare fino in fondo. Ma l’obiettivo, nemmeno troppo nascosto dalla dirigenza, resta tornare in Champions League. Perché è anche con i ricavi della massima competizione europea che la Dea manterrà il suo posto all’interno dell’élite del calcio italiano e internazionale.

 

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