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Luciano Spalletti, il dettaglio decisivo e la strana voce: di cosa ha paura

Renato Bazzini
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 Luciano Spalletti è il nuovo ct della Nazionale italiana. Ha firmato un contratto fino al 2026, data dei prossimi Mondiali, dopo aver parlato con il presidente federale Gravina per l’intera giornata di ieri: non era del tutto sereno per la questione della clausola con il Napoli, temeva che i tifosi partenopei cambiassero idea nei suoi confronti, non voleva passare per traditore della città in cui ha scritto un pezzo di storia e dove ha lasciato il cuore, ma Gravina lo ha rassicurato. In questo caso il presidente del calcio italiano è stato un abile dirigente e ha messo a segno un grande colpo di mercato, assicurandosi il tecnico campione d’Italia in carica. Il tutto in pochi giorni.

Da applausi. Il merito di Gravina è non aver avuto tentennamenti. Ha scelto Spalletti fin dal primo istante in cui si è ritrovato senza ct e ha dialogato con il mister per rasserenarlo sulla questione-clausola con il Napoli fino a convincerlo a firmare in ogni caso. La grande mossa, infatti, è che l'annuncio è arrivato senza che la clausola sia stata attivata con il club partenopeo: secondo la Federazione, il principio di concorrenza non sussiste quindi il vincolo decade. Non si è attesa la “grazia” di De Laurentiis, quindi.

 


Una grazia che era stata negata dal presidente del Napoli anche a voce all’omologo federale, che aveva telefonato per chiedere questo favore. Un favore, già, perché dopo aver consultato i legali, secondo la Federazione il mister era tecnicamente libero di firmare con una Nazionale. In caso di battaglia legale, Gravina ha garantito all’allenatore pieno supporto tramite la squadra di avvocati, e questa accortezza ha fatto la differenza. La soddisfazione traspare dall'annuncio ufficiale: «Diamo il benvenuto a Spalletti. La Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi». L’allenatore toscano assumerà l’incarico a partire dall’1 settembre e la presentazione ufficiale si svolgerà in occasione del raduno degli Azzurri, in programma nei primi giorni di settembre, direttamente a Coverciano. Smentita quindi la voce secondo la quale sarebbe stato presentato lunedì nella sala del Consiglio Federale dedicata a Paolo Rossi nella sede di Via Allegri a Roma, anche perché non si può presentare un allenatore prima dell'assunzione dell'incarico. Confermato invece l’accordo triennale da 3 milioni netti a stagione, lo stesso che aveva Mancini. Probabile anche il passaggio di consegne per gli sponsor istituzionali di cui il ct è automaticamente testimonial, mentre un paio di marchi, tra cui la Regione Marche, erano accordi personali siglati con l’ex ct quindi non riguarderanno Spalletti. Di sicuro il tecnico toscano eredita il ruolo di supervisore dell'Under 21 e dell'Under 20 che era stato garantito a Mancini poche settimane fa.

 

 

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