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Juve-Bologna, niente rigore? Motta umilia l'arbitro Di Bello in diretta per 20 secondi

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Venti secondi di silenzio, raggelante. Così Thiago Motta, allenatore del Bologna, reagisce in diretta alla domanda del giornalista di DAZN che gli chiede conto del rigore negato ai rossoblu a Torino contro la Juventus. Occhi sbarrati, giusto una smorfia della bocca e una scrollata di spalle, come dire: "Cosa devo rispondere?". 

 

 

 

E' durissima la polemica del Bologna contro l'arbitro Di Bello, che non ha nemmeno chiesto l'ausilio del Var per valutare il chiarissimo contatto a due passi dalla porta di Perin tra Ndoye e il bianconero Iling, che gli ha impedito di segnare il gol del 2-0. Siamo al 72', il Bologna è in vantaggio e Vlahovic segnerà il definitivo 1-1 pochi minuti dopo. Per questo l'ad dei bolognesi Claudio Fenucci ha accusato a chiare lettere l'arbitro di aver privato della vittoria gli ospiti. Di Bello, dal canto suo, negli spogliatoi si sarebbe difeso sostenendo di essere stato nel giusto sul mancato ricorso all'on-field review: "Ho visto bene io, sono caduti insieme".

 

 


In conferenza stampa, però Motta qualche parola sul caso l'ha spesa, non meno velenosa del suo silenzio glaciale. "Sono arrabbiato con me stesso, perché ho preso un giallo oggi. Devo evitare questa situazioni". L'ammonizione ovviamente è avvenuta proprio in occasione del rigore non concesso. "Questo lo dovevi fischiare subito, non avresti neanche bisogno del Var", avrebbe detto a Di Bello. Oltre il danno, la beffa del cartellino.

 

 

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