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Donnarumma umiliato da Luis Enrique: vaffa e calci in mondovisione

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Un 4-1 in casa del Lione che pesa. Per il Psg è arrivata una vittoria convincente in Ligue 1 (i parigini sono a -2 dalla capolista Monaco) dopo quattro partite giocate, ma quello che è stato notato è la sfuriata di Luis Enrique in panchina, provocata dal suo portiere: Gigio Donnarumma. Alla fine del primo tempo, l’ex tecnico della Spagna ha abbandonato la propria postazione in panchina, sceso lungo le scale con la fretta e la rabbia di chi ha qualcosa dentro da urlare ed è quasi esploso. 

 

 

 

Luis Enrique contro Donnarumma: preferiva una gestione della palla dal basso

"Tienila giù! Tienila giù!”, ha urlato Luis Enrique. Poi la rabbia. Ciò perché Donnarumma ha preferito il rilancio lungo alla gestione e al controllo della palla, magari passandola a un compagno più vicino. Una scelta che la situazione di gioco non richiedeva e, più in generale, al tecnico spagnolo non piace poiché predilige portieri che sappiano usare i piedi e siano abili abbastanza da partecipare all'azione col palleggio. Ecco perché è stato ingaggiato Arnau Tenas, ex Barcellona. È un prodotto della ‘Masia' catalana, ha 22 anni e un futuro roseo davanti a sé. Nel dopo gara, l'ex c.t. delle Furie Rosse ha smorzato quell’episodio con Donnarumma parlando di "contesto di gioco normale, su cui abbiamo lavorato e sul quale dobbiamo migliorare”. Aggiungendo che Gigio "è un giocatore di livello mondiale e ha tutta la mia stima".

 

 

 

Il ritorno in panchina e lo sfogo di Luis Enrique

La sequenza delle immagini mostrare da Prime Video è eloquente. Da un lato c'è la squadra euforica per il poker di reti che ha messo in ghiaccio la partita. Dall'altro c'è un allenatore che se la prende in maniera plateale con il suo portiere, che con quel tiro ha consegnato la palla agli avversari. Dopo il gesto di Donnaruuma, Luis Enrique si è girato, è andato verso le scale che conducono al box e ha scalciato in malo modo una borsa frigo. Poi è salito, si è accomodato e si è poi sfogato con uno dei suoi collaboratori. Nella sua mente, c’è il ricordo delle incertezze che costarono care nei quarti di finale di Champions (2021-2022) contro il Real Madrid.

 

 


 

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