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Napoli, Rudi Garcia fuori controllo: "Perché ho sostituito Osimhen"

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Una sconfitta che fa male, il 3-1 in casa subito dalla Fiorentina, e che allontana il Napoli dalla vetta. I partenopei sono quinti con 14 punti, mentre Luciano Spalletti l’anno scorso dopo otto gare ne aveva collezionati 20. E ora la società teme la debacle e ragiona su un allenatore, Rudi Garcia, troppo altalenante e criticato duramente anche dai tifosi. Lo stesso che alla fine del match del Maradona si è presentato davanti ai microfoni ed è andato in difficoltà quando c’era da rispondere: “Anche stasera (domenica sera, ndr) ho io la responsabilità di questa sconfitta, però non me l’aspettavo — le sue parole a Dazn — Abbiamo perso una grande occasione di rimanere al 3° posto e siamo scesi dai primi quattro posti. L’obiettivo è tornare a vincere a partire da Verona, finché non saremo in grado di fare tre vittorie di fila sarà sempre così, per il Napoli però non basta”. 

 

 

Rudi Garcia: “Poco lucidi a cercare Osimhen. Perché l’ho sostituito? Ho messo due punte per non sbilanciarci troppo"
E ancora "C'è amarezza e delusione — ha proseguito il francese ex tecnico della Roma nella sua analisi — Il primo gol non dovevamo prenderlo e il gol realizzato da Osimhen doveva darci una spinta in più, ma ciò non è avvenuto. Avevamo la possibilità di segnare ancora con Osimhen ma non l'abbiamo sfruttato. Non va bene la poca aggressione nei confronti degli avversari. Non siamo stati lucidi a cercare Osimhen nell'uno contro uno con la difesa viola. Abbiamo cambiato anche sistema di gioco ma il problema è che dobbiamo migliorare nell'aiutare i due centrocampisti centrali quando si passa ad un modulo più offensivo”. Poi il tema è passato alla sostituzione di Osimhen, nel momento in cui il Napoli era sotto 2-1: "Nel finale non ho messo due punte per non sbilanciarci troppo — ha detto ancora — Quando la gente entra dalla panchina possiamo avere diverse soluzioni ma non siamo riusciti. Non è una questione tattica ma mentale”. 

 

 

Rudi Garcia: “La difesa? Poco gioco fluido, ma la responsabilità della sconfitta è mia"
Ultimo punto è la questione legata alla difficoltà difensiva della squadra, che ha già preso nove gol in 8 giornate, contro le 17 reti segnate: “Di solito abbiamo giocatori più precisi — ha concluso — Non abbiamo avuto un gioco fluido e quando perdi troppi palloni gli avversari, soprattutto con questa qualità, soffri. Anche se le statistiche dicono che abbiamo subito tre tiri nello specchio della porta e abbiamo subito tre gol. Adesso non devo essere troppo duro con i giocatori, la responsabilità della sconfitta è mia, dobbiamo guardare avanti ma abbiamo perso una grande occasione per rimanere nei primi quattro posti. A Verona bisogna vincere perché fino a quando non si vincono tre match di fila ci ritroviamo a salire e scendere dal quarto al quinto posto".

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