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Fagioli accusa Tonali: "L'app per scommettere? Me l'ha passata lui"

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Il caso scommesse ha creato non pochi problemi negli ultimi giorni. Prima Nicolò Fagioli, poi Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo. Ma non finisce qui perché Fabrizio Corona, che ha scoperchiato il vaso di Pandora con diverse dirette Instagram e sul suo sito Dillinger News (ascoltato anche dalla Questura di Milano) ha fatto anche il nome di Zalewski della Roma. Fagioli è stato il primo a finire sotto la lente d'ingrandimento quando il suo nome era sbucato fuori nelle indagini su gruppo criminale che aveva strutturato una piattaforma illegale di scommesse, parallela a un’autorizzata. Notevoli le giocate effettuate dal centrocampista, che ha deciso poi di ammettere tutto autodenunciandosi: in pochi mesi avrebbe infatti giocato più di un milione.

I messaggi con Bonucci: Leo rischia omessa denuncia?
Fagioli ha consegnato così il suo cellulare con all'interno le chat sull'argomento scommesse. Un modo per dimostrare il suo pentimento sulla strada che porta al patteggiamento. E tra i messaggi sono spuntati anche quelli di Leonardo Bonucci, che non ha un problema di ludopatia ma ha scambiato più di un messaggio con Fagioli sul tema e ora potrebbe rischiare di andare incontro a provvedimenti disciplinari per omessa denuncia. 

 

Fagioli nei messaggi: Tonali gli ha dato l’app per scommesse
Ma nei messaggi Fagioli, parlando di scommesse, ha spiegato che sarebbe stato Sandro Tonali a passargli l’app per scommesse illegali da utilizzare sul cellulare. Insomma, Fagioli sembra quasi accusare Tonali: così riporta in un articolo Il Messaggero. Ma di fronte agli inquirenti, il bianconero avrebbe poi ammesso di non sapere se Sandro scommettesse o meno. Lo stesso Fagioli avrebbe poi raccontato di come nell'ambiente calcio si parli di scommesse, sin dai settori giovanili, dimostrando poi secondo quanto dichiarato dal Corriere dello Sport di essere consapevole di quello che stava facendo, e di come fosse per certi versi quasi una cosa normale.

 

Zaniolo ribadisce: “Non ho scommesso partite di calcio su siti illegali”
Diverso invece il caso di Zaniolo, che continua attraverso i suoi legali a ribadire di aver effettuato sì scommesse su siti illegali, ma non su partite di calcio. Proprio uno dei suoi avvocati, Tognozzi ha ribadito: "Non ha mai scommesso. È possibile che abbia giocato a poker o blackjack su piattaforme online illegali, senza però sapere che lo fossero, chiariremo tutto". Una posizione diversa rispetto alle rivelazioni di Corona

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