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Nicolò Barella, rabbia-calcioscommesse: "Tutelare le mie figlie da questa mer***"

Fabrizio Biasin
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Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter, si è incazzato. E si è incazzato perché su un quotidiano è uscita un’intervista. In quell’intervista parla a raffica tal Maurizio Petra, fonte di alcune rivelazioni firmate Corona sulla faccenda “giocatori che scommettono”. Tra le altre cose il sciur Petra sostiene di aver consegnato al suo avvocato una chiavetta Usb da consegnare agli inquirenti in caso di sua morte.

 

 

A detta di Petra in siffatta chiavetta si sentirebbe la voce di suo nipote Esposito che dialoga con Zaniolo. E non si capisce bene come, ma alla fine saltrebbero fuori i nomi di Barella, Gyasi e Lamela. Così Barella: «Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per di più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa m...». Si è incazzato, come dargli torto.

 

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