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Andrè Onana para rigore? Spunta l'emoticon del gorilla: rischio stangata per Garnacho

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Siamo alle solite. Il mondo anglosassone, culla della libertà di espressione e della tolleranza, sta diventando sempre di più la patria della woke culture. Il fenomeno, strettamente connesso alla cosiddetta "cultura della cancellazione", ormai ha colonizzato il cinema e le più prestigiose università. E, pian piano, si sta insinuando anche nel calcio. Infatti, ogni cosa che viene reputata offensiva o razzista può essere sanzionabile. Anche se, come nel caso di un giocatore del Manchester United, di offensivo non c'è proprio nulla.

Manchester United-Copenhagen è stata la partita di André Onana. L'ex Inter, dopo un inizio di stagione horror, si è preso una piccola rivincita: ha parato il rigore nel finale di partita e ha così regalato i tre punti ai Red Devils. I suoi compagni lo hanno abbracciato come se fosse un eroe. E alcuni di loro lo hanno anche pubblicamente esaltato sui social. Alejandro Garnacho, per esempio, ha usato due emoji del gorilla per commentare una foto del portiere. E, per questo motivo, potrebbe essere squalificato dalla Football Association, dato che il post viene considerato come potenzialmente razzista.

 

 

Un complimento forse equivocabile. Ma è stato lo stesso portiere a smorzare ogni polemica: “Non possono scegliere gli altri le cose che mi dovrebbero offendere”, ha scritto sui social. “So esattamente cosa intendesse @garnacho07: potenza e forza. La questione dovrebbe chiudersi qui”. Il post di Garnacho è stato comunque modificato, successivamente. E, visto il precedente di Edison Cavani, è probabile che arrivi una squalifica per violazione della politica sui social media della FA.

 

 

 

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