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Milan, Calabria attaccato da Cassano in tv: "Evitasse di parlare"

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Davide Calabria ha scatenato una polemica che ancora non si è del tutto spenta dopo la batosta subita dal Milan contro il Psg. Il passaggio del girone è quasi compromesso per i rossoneri, che sono a 0 vittorie e 0 gol in tre partite di Champions League: servirà un’impresa per ribaltare la situazione e per finire almeno al terzo posto, che garantirebbe quantomeno la retrocessione in Europa League, rispetto a un umiliante ultimo posto. A caldo dopo la sconfitta Calabria ha espresso dei pareri molto duri, che hanno fatto davvero arrabbiare Stefano Pioli

“Chi non ci crede può stare a casa”, ha dichiarato il terzino, che ha poi evidenziato il “problema tattico e mentale” della squadra. Alla Bobo Tv la questione è stata approfondita, con Antonio Cassano che si è scagliato contro Calabria alla sua maniera. Secondo l’ex fantasista barese il terzino ce l’aveva con qualcuno in particolare: “Era riferito a Leao per quello che ho visto io, anche se sembrava generalizzato quello che ha detto”. Il portoghese è uno dei bersagli preferiti di Cassano, che non lo ritiene un fenomeno ma anzi un giocatore monodimensionale. Di certo c’è che Leao non ha fatto la differenza contro il Psg, anzi ha guardato Mbappè farla per il francesi. 

 

“Calabria non è Maldini - ha continuato Cassano - ha iniziato a giocare quando c’era il Covid, prima aveva paura a giocare a San Siro. Gli fanno fare pure il capitano… Calabria, lascia stare, evita di parlare”. Poi è passato alle parole di Pioli: “Ha detto che Calabria non ha detto una cosa giusta. Ma il Psg ti fa una testa così perché è molto più forte. Se fai una buona gara gli concedi comunque quattro, cinque occasioni da gol. Calabria corresse, corresse e corresse ancora e basta. Ma non parli”.

 

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