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Stefano Pioli, "voci sempre più insistenti”: chi lo commissaria al Milan

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Zlatan Ibrahimovic può essere una buona soluzione per il Milan? La risposta ve la diamo tonda e chiara: no. Lo svedese può anche essere una figura positiva per lo spogliatoio, ma la questione è tecnico-tattica, non mentale. Il Milan di Stefano Pioli a furia di giocare sempre la stessa partita è diventato prevedibile e soprattutto non riesce più a vincere lo straccio di una sfida importante. In Champions ha un piede già fuori e rischia di arrivare ultimo dopo aver fatto 2 punti e 0 gol nelle prime tre giornate. 

 

In campionato le cose stavano andando bene, prima che arrivassero gli scontri diretti: sconfitta con la Juve a San Siro per 1-0, pareggio per 2-2 subito in rimonta a Napoli. Aggiungiamoci l’umiliante sconfitta nel derby con l’Inter… Insomma, la situazione in casa Milan non è delle migliori, sebbene ci siano delle attenuanti legate agli infortuni: però ad esempio la Juve ha più giocatori indisponibili ed è comunque davanti in classifica, vincendo persino lo scontro diretto nonostante la disparità di forza in campo. Secondo il Corriere della Sera il club rossonero starebbe pensando di ricorrere alla carta Ibrahimovic: lo svedese dovrebbe ricoprire un ruolo di sostegno allo spogliatoio. 

 

In pratica dovrebbe colmare il vuoto di Paolo Maldini in qualità di figura di riferimento carismatica, senza però avere veri compiti a livello dirigenziale, dato che da quel punto di vista il Milan è ben coperto. “Chi gli sta vicino - si legge sul Corsera - racconta che nell’ultima visita a Milanello, dopo il derby-choc, Ibra ha ammesso di aver sentito una scossa. Il richiamo del campo? Chissà".

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