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Gigio Donnarumma umiliato dopo il gol del Milan: cosa inquadrano

Roberto Tortora
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Piovono dollari a San Siro. E… no, non è Gerry Cardinale che, in un atto di generosità, ha deciso di elargire parte della sua fortuna a tutti i 75.649 spettatori che hanno affollato lo stadio. Sono i tifosi della Curva Sud che, in occasione della partita contro il Paris Saint-Germain, hanno coniato una nuova moneta: il “Dollarumma.

Distribuita all’esterno dello stadio prima del match, in ogni angolo e in ogni via che circonda l’impianto milanese, è stata sventolata sugli spalti e lanciata all’indirizzo di Gianluigi Donnarumma, il “core ‘ngrato” rossonero che, per la prima volta, è tornato in quella che è stata la sua casa, stavolta da avversario. I tifosi non gli hanno perdonato, e forse non lo faranno mai, il suo addio a costo zero per andare a inseguire sogni di gloria sotto la Tour Eiffel.

 

 

Dal momento in cui ha messo piede sull’erba del prato di San Siro per il riscaldamento, fino a quando non è rientrato negli spogliatoi al triplice fischio, Donnarumma è stato letteralmente subissato di fischi, insulti di ogni tipo e la sua porta è stata invasa di banconote, ovviamente fasulle, con la sua faccia stampata al centro, il numero 71 ai quattro angoli (nella smorfia napoletana indica l’uomo di m***a), la nomenclatura “Dollarumma” appunto e un epiteto eloquente: mercenario.

 

“Coprimi di soldi!”, esclamava Tom Cruise in Jerry Maguire, film del 1996. Questo può essere anche l’inno con il quale Donnarumma lasciò il Milan per cercare il suo eldorardo, ma sicuramente non lo è stato nella notte di San Siro, in cui sperava tutt’altro guadagno, se non altro di punti in classifica nel girone F di Champions League. L’apoteosi della gioia, per i tifosi milanisti, e del dramma per il portiere di Castellammare di Stabia, si materializza al minuto 12: il Psg è avanti di un gol, l’ex-interista Skriniar ha già innervosito gli animi infilando di testa Maignan per lo 0-1 tre minuti prima. Leao, allora, decide di fare il fenomeno e, con uno strappo improvviso a centrocampo, porta a spasso l’intera difesa parigina, servendo l’assist perfetto a Giroud. Il centravanti francese calcia, Donnarumma respinge, ma si deve poi arrendere alla rovesciata di Leao, che fa 1-1 e fa impazzire tutto San Siro. Dopodiché, eccolo Donnarumma: sdraiato a terra all’interno della sua porta, a raccogliere un pallone che non ha potuto fermare e circondato di banconote che riportano la sua faccia in modo offensivo. Alle sue spalle, le grida più ignominiose della Curva Sud. "Dollarumma figlio di…" è lo slogan più in voga, in pieno stile di una serata che era già scritta. C’eravamo tanto amati, insomma.

 

C’è, però, anche un lato più nobile, sembra, nella decisione di stampare questi “dollarummi”. Secondo quanto riportano i gruppi organizzati rossoneri, il ricavato delle offerte ricevute dai tifosi per le mazzette anti-Gigio, andrà ad alcune scuole calcio della zona. Questo il loro comunicato: "L'iniziativa dei dollari falsi che abbiamo ideato e realizzato contro Donnarumma avrà un ricavato e abbiamo deciso che tutta la somma andrà alle scuole calcio dei quartieri Baggio e Corvetto nell'ambito del progetto umanitario ‘Sport4re-start’. Con i soldi ricavati acquisteremo per queste società, punto di riferimento per bambini e ragazzi dei due quartieri, maglie, scarpe, palloni e tutto ciò che serve a un bambino per giocare a calcio e inseguire i suoi sogni. Gli stessi sogni che aveva un portiere arrivato al Milan da bambino, nella squadra di cui era tifoso". Un modo dei tifosi per dire al mondo, e forse a sé stessi, che Donnarumma è un idolo perso, ma l’occasione per costruirne di nuovi in casa, con la speranza che si affezionino a vita al milanismo, è a portata di mano. Basta volerlo.

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