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Juventus sola in testa: due gol di Bremer e Rugani mettono ko il Cagliari

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Nonostante un po' di apprensione nel finale, la Juventus centra la quinta vittoria di fila battendo il Cagliari nella dodicesima giornata di Serie A. All’Allianz Stadium finisce 2-1, firmato tutto dai difensori: Bremer e l’ex Rugani indirizzano la gara per i bianconeri, Dossena invece la riapre solo parzialmente per i sardi, colpendo anche un palo nel finale.

La squadra di Max Allegri sale così momentaneamente in vetta alla classifica a +1 sull’Inter, prossima avversaria nell’attesissimo derby d’Italia in programma il 26 novembre, al rientro dalla sosta Nazionali. Dopo due vittorie consultive e tre risultati utili di fila, gli uomini di Claudio Ranieri tornano invece a perdere restando a quota 9 in classifica.

 

 

Migliore l’avvio dei bianconeri, che provano subito a premere sull’acceleratore portando grande pressione nella metà campo avversaria, ma la prima vera conclusione pericolosa verso la porta è dei sardi con Viola, che dal limite spedisce un mancino fuori di poco. Il match è vivo e vibrante seppur privo di grandi occasioni: al 33’ Kean sbaglia un controllo sulla verticalizzazione di Chiesa che gli avrebbe permesso di presentarsi a tu per tu con Scuffet, mentre una decina di minuti più tardi McKennie fallisce una buona chance su cross di Kostic, indirizzando sul fondo un tiro al volo di sinistro.

Nella ripresa la Juve prova ad alzare i ritmi e allo scoccare dell’ora di gioco trova il gol che sblocca il risultato da palla inattiva: Kostic batte una punizione dalla trequarti, Bremer indovina lo stacco e il colpo di testa che batte Scuffet per l’1-0. Passano una decina di minuti e arriva anche il raddoppio bianconero, nuovamente da calcio da fermo: stavolta Kostic crossa dalla bandierina, Rugani quasi fortuitamente devia prima sulla traversa poi sulla respinta ribadisce in rete con il petto il 2-0.

 

 

Il Cagliari sembra in ginocchio ma al 75’ trova il lampo che riapre la sfida, grazie ad un bel colpo di testa di Dossena sul calcio d’angolo battuto da Jankto, che inoltre rompe l’imbattibilità di Szczesny durata quasi sette partite (ultimi gol subiti dalla Juve il 23 settembre nel ko di Sassuolo per 4-2). Il difensore rossoblu sfiora addirittura la doppietta giusto qualche giro di lancette più tardi, svettando ancora di testa su un cross da destra, ma stavolta è il palo a dirgli di no. Nel finale la squadra di Ranieri tenta gli ultimi disperati assalti alla ricerca del pareggio, al triplice fischio però resiste il 2-1.

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