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Inter, l'imbarazzo di Simone Inzaghi dopo il Verona: cosa rivela

Leonardo Iannacci
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Nella ghiacciaia di San Siro è andata in scena la recita più incandescente e delirante che si ricordi da qualche tempo a questa parte, quella che ha consegnato all’Inter, ora a +5 sulla Juventus, il titolo di campione d’inverno. La valanga nerazzurra (48 punti al giro di boa con 15 vittorie, 3 pareggi e un ko, 44 reti fatte e solo 9 subìte) ha certificato il mezzo scudetto al termine di una partita che resterà ben impressa nella memoria dei suoi fan e anche in quella di un Verona male in arnese, dentro e fuori dal campo, e beffato da un clamoroso errore dell’intera pattuglia arbitrale.

Agli atti vanno i flash di un finale di partita pirotecnico che ha sorpreso i nerazzurri, in avanti per 1-0 grazie a una prodezza del solito LauToro Martinez ma raggiunti da un’inopinata deviazione di Henry, lesto a ingannare Sommer. L’assedio successivo ha portato dapprima a due clamorose palle-gol mancate da Arnautovic, poi al raddoppio vincente di Frattesi dopo un’azione in area veronese che, vista al rallentatore, ha smascherato Bastoni mentre colpiva con una gomitata Duda. L’arbitro Fabbri, ma soprattutto gli addetti al Var, hanno assurdamente sorvolato. Non sulla successiva azione che ha portato al rigore concesso ai veneti ma goffamente sbagliato da Henry, che per l’errore ha ricevuto minacce di morte, dirette anche alla famiglia. L’Inter festeggia comunque con merito il titolo d’inverno, scettro virtuale che in 62 occasioni nei 91 campionati a girone unico, è stato poi confermato con la conquista dello scudetto. Alla fine, inevitabili le rimostranze del Verona.

 

 

Il direttore sportivo Sean Sogliano: «Incredibile che il gol di Frattesi non sia stato annullato, era chiaramente irregolare. Come si può fare un errore così? È una mancanza di rispetto, oppure...». Simone Inzaghi, un po’ imbarazzato, ha ammesso: «Lo capisco. Ho perso anche io delle partite così, ci sta. Il titolo d’inverno? Siamo solo al primo round». Ma che round...

 

 

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