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Insulti razzisti a Mike Maignan? Fermato un uomo di colore

Roberto Tortora
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La squallida vicenda di razzismo che ha visto protagonista a Udine, suo malgrado, il portiere del Milan Mike Maignan assume contorni sempre più grotteschi. Sono stati individuati, infatti, alcuni degli individui responsabili dei cori discriminatori pesanti nei confronti del rossonero tra i pali. Urlavano “scimmia” e altre parole becere. Decisive le videocamere di sorveglianza interna messe a disposizione dall’Udinese.

Il primo era stato beccato già lunedì, incastrato da un video postato sui social in cui reitera un insulto vergognoso a Maignan, ieri è toccato ad altri quattro. E la cosa sconvolgente è che, tra questi, c’è anche un uomo di colore. Sì, avete capito bene. Un nero che si è prestato a insulti razzisti. E c’è anche una donna. Uno di questi vive a Udine, tre risiedono in provincia. Hanno tutti un’età compresa tra i 32 e i 46 anni e il questore udinese D’Agostino ha già emesso nei loro confronti un Daspo di cinque anni: la misura massima prevista per questi soggetti, non essendo loro recidivi. L’Udinese Calcio, invece, ha deciso di bandirli perennemente dal Bluenergy Stadium. 

La società ha emesso un comunicato ufficiale in cui dice che “come accaduto fin dal primo momento, il club ha proseguito e prosegue il proprio lavoro al fianco della Questura confermando assoluta fermezza a riprova dell’impegno concreto contro ogni discriminazione”. Il Giudice Sportivo ha comunque punito il club, costringendolo il 3 Febbraio prossimo a giocare a porte chiuse contro il Monza. La motivazione? “All’interno dello stadio non sono state riportate chiare manifestazioni di dissociazione da parte dei restanti sostenitori. L’Udinese ha già presentato ricorso “per salvaguardare la reputazione del nostro club, storicamente multietnico”. Intanto Maignan, dopo lo sfogo iniziale, vive giorni di silenzio per recuperare la serenità, protetto dai compagni, dall’allenatore Stefano Pioli e dal dirigente Zlatan Ibrahimovic. Il portiere aveva detto sui social “se non farete nulla, sarete complici anche voi” e, in questo caso, è stato ascoltato e può finalmente voltare pagina.

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