Cerca
Logo
Cerca
+

Luca Nardi, l'affondo di Djokovic a fine partita: "No, era giusto". E l'azzurro si scusa

  • a
  • a
  • a

Un super Luca Nardi quello che ha vinto contro Nole Djokovic ai sedicesimi di Indian Wells, in California. Se il pesarese se la vedrà giovedì sera contro lo statunitense Tommy Paul, intanto può dire di aver battuto il suo idolo. Che, però, è stato un po’ polemico nei suoi confronti quando c’è stato da stringergli la mano alla fine del match: "Non era giusto lì, però bravo", accompagnando poi il tutto con dei colpetti sul petto del tennista italiano. Quest'ultimo dal canto suo è rimasto spiazzato e ha risposto: "Scusa, scusa non volevo mancarti di rispetto”. Djoko ha lasciato andare e si è diretto verso la sua panchina.

L’episodio al quale ha fatto riferimento Djokovic è quello della discussione con l’arbitro in avvio di secondo set. Nole, avanti nel punteggio, ha servito in modo molto efficace con la pallina rimbalzata proprio sulla linea. Nardi probabilmente pensava inizialmente che il tiro sarebbe finito fuori e infatti si è fermato, per poi improvvisamente colpire in ritardo con un dritto apparentemente interlocutorio. A quel punto il numero uno al mondo ha risposto, ma poi dopo aver effettuato un drop shot si è fermato, allargando le braccia, con l'avversario che ha ottenuto il punto. 

 

Da lì così sono partite le polemiche con l’arbitro: “(Nardi, ndr) Ha colpito la palla e si è fermato. Si è fermato". L'arbitro ha risposto spiegando il perché l'episodio non può rientrare nella casistica del gioco disturbato: "Lui ha reagito perché pensava che la palla fosse fuori, ma non ha chiamato la palla fuori, non ha fermato il punto. Solo perché si ferma non significa che il punto si fermi". E alla fine il punto è andato al 20enne pesarese, che alla fine si è preso il sedicesimo di finale e dalla prossima settimana entrerà per la prima volta nella top-100 del ranking Atp.

Dai blog