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Berrettini come Sinner, salta gli Internazionali di Roma: "Spero per Parigi, non sono pronto"

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Dopo Jannik Sinner, anche Matteo Berrettini getta la spugna: Internazionali d'Italia maledetti per i nostri tennisti. "Non riuscirò a giocare a Roma, ho provato a fare di tutto. Non sono semplicemente pronto per competere e rischio di farmi male e stare fermo, ed è l'ultima cosa che voglio", ha spiegato il tennista che nella Capitale avrebbe giocato in casa, annunciando il proprio forfait a pochi giorni dalla rinuncia del numero 2 al mondo fermato da un problema all'anca a Madrid

"Ho dovuto mettere da parte il cuore con quello che voglio fare a quello che devo fare - ha spiegato Berrettini -. Mi sembra di aver già vissuto questa cosa. Spero che il 2025 per Roma sia l'anno buono". "Nella mia testa è difficile, se non ci fosse stato il mio team… Quando rientrerò? E' difficile da dire spero prima di Parigi o per Parigi. Mi serve allenarmi, rientrare con ritmo, con i passi che è giusto fare. Non sono lontanissimo ma non sono pronto per domani", ha aggiunto il tennista romano.

 

 

 

"Cosa mi sento? E' difficile da spiegare. Non è un trauma, è la sensazione che potrebbe succedere qualcosa che non sono pronto. Ho preso medicinali che mi hanno debilitato e non mi sento pronto. Io questo torneo lo voglio giocare per essere competitivo e vincerlo, per la mia storia e quello che sto provando a combattere. Non c'è niente di rotto, solo grandissima tristezza, è il torneo che mi ha fatto scegliere questo mestiere e sono tre anni che me lo portano via, provo solo tristezza per la mancata partecipazione". Continua, dunque, il calvario psico-fisico di Berrettini, che un mese fa ha vinto il torneo Atp di Marrakech, unico acuto di una stagione in cui sta gradualmente cercando di ritrovare la forma dopo un anno e mezzo nero dal punto di vista degli infortuni. 

 

 

 

Intanto un grande del tennis italiano come Corrado Barazzutti, vincitore da giocatore della Davis 1976 ed ex capitano azzurro, intervistato dall'agenzia AdnKronos indica in Lorenzo Musetti la grande speranza per il torneo di casa: "Ha avuto un ultimo periodo con alti e bassi però ora sta bene fisicamente è in crescita, ha giocato bene la settimana scorsa a Cagliari dove è arrivato in finale e quindi siamo fiduciosi in vista degli Internazionali". Barazzutti è coach di Musetti: "Il valore di Lorenzo non si discute, quando gioca al top è in grado di esprimere un tennis stellare. E' alla ricerca di un grande risultato che è sicuramente nelle sue corde magari già qui a Roma. La paternità gli ha dato gioia e serenità, lo vedo felice, il bimbo è qui con lui e lo fa anche dormire senza problemi, quindi tutto bene".

"Tra i giovani - aggiunge Barazzutti - quello che sta giocando meglio è Flavio Cobolli, è cresciuto tantissimo negli ultimi mesi e gioca in casa essendo romano. Vedo bene anche Luca Nardi che è un grande talento, reduce da un problema alla caviglia ma ha un grande potenziale e a marzo ha battuto un certo Novak Djokovic a Indian Wells".

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