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Jannik Sinner a Wimbledon, lo sfregio deglio organizzatori al numero 1 italiano

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Jannik Sinner a Wimbledon non viene trattato come il numero uno, ma come il numero tre. Prima di lui vengono Djokovic e Alcaraz. Il motivo è semplice: da quelle parti conta più il palmares che non il ranking Atp. E per palmares si intende solo il trofeo di Wimbledon: il resto non conta. Quando si gioca all’All England Lawn Tennis and Croquet Club è come se il tennis al di fuori non esistesse.

Li conosciamo, gli inglesi: hanno inventato tutto loro. Quindi chi vince sulla loro erba è un re per sempre. Tutto ciò che dice Djokovic, a quota 7 titoli come Sampras e Renshaw e all’inseguimento delle otto meraviglie di Federer, qui è legge.

 

 

 

Quest’anno ha pure fatto un miracolo per esserci- l’operazione al menisco risale a tre settimane fa -, figuriamoci. Infatti si è allenato sul centrale, cosa proibita fino a due anni fa (nessuno calpestava quell’erba prima del match inaugurale) e ora consentita solo ai top tra i top. Con Sinner, certo, ma pare che Wimbledon l’abbia chiesto... a Nole, il cui nome è inciso sette volte nell’albo d’oro, non al fresco numero uno. Gira questa voce e per fortuna a Jannik non girano le palline.

Djokovic prima di tutto e di tutti, poi Alcaraz che torna nel circoletto da campione in carica. Toccherà allo spagnolo, come da tradizione, inaugurare il campo centrale. A sua altezza Sinner, domani (dopo le 12) contro il tedesco Hanfmann, tocca invece il campo 1, o meglio il No. 1 Court altrimenti gli inglesi si offendono, non prima di altri due incontri.

 

 

 

L’azzurro arriva a Wimbledon da testa di serie numero uno, da fresco vincitore di Halle, primo torneo per lui sull’erba, ma fanno finta di non sapere chi sia. È lecito che l’apertura del centrale rispetti la tradizione e spetti a chi ha vinto il torneo l’anno prima (chissà che grande partita contro Lajal, con tutto il rispetto), ma che poi siano messi lì due match femminili anziché dare a Sinner ciò che sarebbe di Sinner è strano. Con tutto il rispetto, un Dolehide-Gauff poteva scalare su un campo secondario. Gli inglesi dicono che è per preservare l’erba del centrale le donne la rovinano meno -, i media dicono che è per nobilitare il campo 1, considerato più romantico e wimbledoniano del centrale, noi diciamo che forse c’è una sottovalutazione del signor Jannik Sinner from Sesto Pusteria. E ben venga: nel caso, ci sarà più gusto.

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