Sinner perde il controllo con Berrettini: lancia la racchetta, mai visto così

di Lorenzo Pastugliagiovedì 4 luglio 2024
Sinner perde il controllo con Berrettini: lancia la racchetta, mai visto così
2' di lettura

Una partita da “applausi”, quella andata di scena mercoledì sera a Wimbledon tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner sul centrale dell’All England Club. Dopo oltre tre ore di battaglia e quattro set disputati, il 22enne altoatesino l’ha spuntata a fatica.

Decisivi i tre tie break su tre vinti che gli hanno portato la vittoria, in una sfida con grandi scambi e colpi di scena. In molti si sarebbero aspettati un calo del tennista romano nel finale di match, che in realtà, come se fosse in trance, ha messo in continua difficoltà il tennista di Sesto, numero uno del mondo, portandolo anche ad un momento particolare nell'ultimo set del match.

Wimbledon, Sinner soffre ma batte uno strepitoso Berrettini

Jannik Sinner vince il derby italiano a Wimbledon valido per il secondo turno del torneo e batte Matteo Berrettini. Il n...

Nel decimo game del quarto set, sul 5-4 per Sinner, infatti, Berrettini ha tenuto il servizio portando avanti il match. Il game è stato controllato con grande freddezza dal tennista romano, che non ha concesso neanche un punto all'altoatesino. Un grande servizio da parte di Berrettini grandi colpi, specialmente sul primo punto dove è riuscito a beffare Sinner dopo un lungo scambio.

Wimbledon, Sinner contro Berrettini da sogno: il colpo che fa la storia del tennis italiano

E' stato solo un secondo turno, ma la sfida tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini sul centrale di Wimbledon è...

Al termine di quest'ultimo, il numero uno al mondo ha provato a rispondere all'ultimo colpo lanciando la racchetta, in un tentativo disperato che ovviamente non è andato a buon fine. Un momento particolare per Sinner, che nonostante questo punto si è ripreso chiudendo poi il match al tie-break e volando la terzo turno in quattro set. Ora la prossima sfida è in programma venerdì contro il 24enne serbo Miomir Kecmanović.