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Antonio Conte, la rivelazione di Fernando Llorente: "Con lui è stata dura"

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In Italia lo abbiamo apprezzato con le maglie di Juve, Napoli e Udinese, prima di dire addio al calcio a fine 2022, al termine dell’esperienza con l’Eibar. Fernando Llorente ora si gode il tempo libero e si è raccontato in una lunga intervista a Fanpage: “Oggi sto con la famiglia e i figli, e nel frattempo sto cominciando a lavorare con Prime Video e sono molto felice”, racconta.

La sua Spagna è diventata da poco Campione d’Europa vincendo la finale sull’Inghilterra. Fernando con la Roja ha vinto un Mondiale nel 2010 in Sudafrica e un Europeo due anni dopo in Polonia-Ucraina: “La Nazionale ha qualcosa che il resto dei calciatori non ha: sono cattivi — le sue parole — Hanno questa forza che viene dal futbol basco. Chi come me è cresciuto lì lo ha imparato da piccolo che devi metterci quella cattiveria, quella forza, quella voglia di lottare e quella voglia di mettere tutto in campo. E alla fine questo fa sì che crescano così tanti grandi giocatori in quella zona della Spagna”.

 

 

 

La ripartenza della Nazionale di Spalletti, invece, deve ripartire dai giovani: “Sono certo che anche nel calcio italiano ci sono già grandissimi allenatori molto preparati nei settori giovanili che sicuramente avranno già cominciato a fare molto bene quel tipo di lavoro”. Mentre dalla Juve “mi aspetto che abbia fame di tornare a vincere titoli. Arriva un nuovo allenatore (Thiago Motta, ndr) che conosce l'ambiente e che ha fatto un grandissimo lavoro al Bologna portandolo in Champions, è stato impressionante quello che è riuscito a fare. Sono convinto che anche alla Juventus farà un grande lavoro”.

 

 

 

Alla Juve furono anni bellissimi per Llorente: “Ho avuto il piacere e l'opportunità di stare con grandi giocatori e che erano capitani sul campo: Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Andrea Pirlo — le sue parole — È stato un piacere di giocare con calciatori di un livello così alto. Giorgio Chiellini per me è stato uno dei più grandi difensori della storia, tra quelli con cui mi sono confrontato io di sicuro. È stato un piacere, perché impari tantissimo con dei giocatori come loro. Quando sono arrivato per me erano come idoli, è stato bello trovarmi e giocare con loro”. Allenato al tempo da Antonio Conte: “Sicuramente è uno di quelli che lavora di più — ricorda ancora Llorente — Ho fatto tantissima fatica nel ritiro e non ho giocato fino a novembre, poi Antonio mi ha dato l'opportunità e ho giocato tutta la stagione e ho fatto un grande anno, ma è stata dura”.

Infine un pensiero ai tempi del Napoli di Ancelotti, con ‘stoccata’ al presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis: ”Mi sono trovato molto bene con lui, è veramente un grande allenatore — le sue parole — Ma soprattutto, la cosa più importante, è una grandissima persona. Per me è stato un piacere essere allenato da lui in quel periodo. Il problema è stato questo: che Aurelio (De Laurentiis, ndr) secondo me non ha gestito bene la cosa. Quella era una situazione che un allenatore come Ancelotti sa gestire alla perfezione e tu non devi intrometterti in cose che fanno parte del lavoro dell'allenatore. Speriamo che ora è che è arrivato Antonio Conte lo lascino lavorare e lascino fare a lui perché nell'area sportiva chi sa più di calcio è l'allenatore".

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