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Juve e Napoli: pari, 0-0 a poche emozioni. Tra Thiago Motta e Conte gode... Simone Inzaghi?

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Due ottime squadre, non ancora perfette. Juventus e Napoli pareggiano 0-0 nell'anticipo del sabato all'Allianz Stadium di Torino e confermano come i rispettivi nuovi allenatori, Thiago Motta e Antonio Conte, abbiano ancora molto da mettere a punto per puntare senza mezzi termini allo scudetto, soprattutto in attacco.

Per i bianconeri, partiti alla grande con un doppio 3-0 (in casa al Como e fuori al Verona) è il terzo 0-0 di fila dopo quelli contro la Roma e a Empoli. ma hanno il merito di aver mantenuto ancora una volta la porta inviolata contro l'ottimo attacco azzurro guidato da Lukaku e Kvaratskhelia. Quarto risultato utile di fila per i partenopei dopo il capitombolo in casa Hellas all'esordio, a conferma della crescita progressiva e costante. Brava la difesa guidata da Buongiorno e Rrahmani a resistere agli assalti dei padroni di casa. In classifica, Farà discutere la scelta di Motta di sostituire a fine primo tempo il bomber Vlahovic per inserire Timothy Weah, esterno di fascia, come falso nueve. Una "invenzione tattica" che non ha portato molti risultati.

Napoli a 10 punti (con l'Udinese, che ha una gara in meno) e Juventus a 9 (alla pari con la sorpresa Empoli). Guida il Torino a quota 11, con l'Inter di Simone Inzaghi che nel caso di vittoria contro il Milan in crisi nel derby di domenica sera potrebbe appaiare i granata. 

Prima del fischio d'inizio, la Juventus ha celebrato il suo ex portiere Szczesny con una targa e una maglia ricordo per le 252 presenze. Settore ospiti con poche presenze, vista la decisione del prefetto di Torino di impedire ai tifosi ospiti la trasferta a Torino per precedenti scontri tra i supporter campani e quelli del Cagliari. Nonostante la successiva sospensione decretata del Tar del Piemonte poiché gli scontri erano avvenute tra "tifoserie contendenti diverse", all'Allianz Stadium si sono presentati in pochi esponendo uno striscione sul quale era scritta la parola "vergogna". In campo, primo tempo molto equilibrato e avaro di emozioni, partita chiusa a lunghi tratti e pochissime occasioni degne di nota.

Le più pericolose di marca partenopea, la prima al 29' figlia di una conclusione rasoterra dalla distanza di McTominay respinta da Di Gregorio e la seconda in pieno recupero con il portiere juventino ancora attento a deviare in corner una punizione insidiosa dalla destra di Politano sulla quale Lukaku aveva coperto la visuale del numero 29 bianconero. Nella ripresa, al 10' ancora Politano pericoloso con una conclusione col mancino finita di poco alta sopra la traversa. Per vedere la prima (e ultima) vera conclusione della Juventus sono invece passati 26 minuti dall'inizio del secondo tempo: da un'incursione per vie centrali di Cambiaso la palla è finita sui piedi di Koopmeiners la cui conclusione a giro con il destro è finita fuori misura.

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