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Totti salva la Lupa. Ma l'Inter vede lo scudetto

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Nessuna delle due big scivola. Atalanta in B, 101 volte Di Natale

Roberto Amaglio
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No, non è stato come la settimana scorsa, con una demotivata Lazio che ha lasciato strada all'Inter. Tuttavia, come da previsione, sia i nerazzurri che la Roma hanno proseguito nella loro marcia inarrestabile, ottenendo quei tre punti che rinviano la festa tricolore (sempre più vicino alla Madonnina del Duomo) all'ultimo turno di campionato. Nonostante l'impegno profuso in campo, infatti, nè il Chievo nè il Cagliari sono riusciti a sgambettare l'Inter e la Roma, ancora separate da quei due punti che, a questo punto, la squadra di Mourinho può perdere solo sul campo del già retrocesso Siena: difficile pronosticare uno scivolone nerazzurro sul filo di lana, anche perché anche ieri per oltre un'ora Zanetti e compagni hanno dato prova di forza e determinazione, con un collettivo (pure il redivivo Balotelli) ampiamente superiore a quello delle rivali. La Roma, invece, proprio nel momento più difficile ha ritrovato quel Totti che l'aveva tradita mercoledì sera in Coppa Italia. Con la sua doppietta, infatti, il capitano giallorosso ha reso ininfluente il gol di Lazzari a metà ripresa, mantenendo intatte quelle speranze scudetto che, però, sono sempre più flebili. Se il penultimo turno di campionato non ha assegnato lo scudetto, discorso simile può essere fatto per la volata Champions, dove Sampdoria e Palermo rimangono separate da due lunghezze in virtù del pareggio di ieri alla Favorita. Un risultato non spettacolare, ma che consegna ai blucerchiati mezza qualificazione: ai ragazzi di Delneri, infatti, basterà battere un Napoli già aritmeticamente sesto per blindare il quarto posto. Al Palermo, invece, potrebbe non essere sufficiente vincere a Bergamo per colmare il gap dai rivali. Fin qui i verdetti ancora pendenti della Serie A. Veniamo invece a ciò che il campo ha decretato. In tal senso le indicazioni maggiori sono venute da Napoli, con la sfida tra i partenopei di Mazzarri e l'Atalanta che, se da un lato ha condannato i bergamaschi all'inferno della Serie B, premia i padroni di casa regalando loro la sicurezza del sesto posto e dell'accesso diretto all'Europa League, complice lo scivolone di una Juventus sempre più vecchia e sempre meno signora. Chiusura da dedicare a Udine e al suo nuovo signore del gol. Con la doppietta di ieri nel 3 a 3 contro il Bari, infatti, capitan Di Natale ha raggiunto e superato quota 100 gol in maglia bianconera. Per lui una festa enorme con tutto lo stadio a tributargli la giusta standing-ovation. Agli applausi ci uniamo anche noi, sperando che anche il buon Toto abbia tenuto qualche cartuccia da sparare anche nell'altro emisfero.

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