Tra i nomi per la panchina rossonera, secondo La Gazzetta dello Sport, è tornato di moda quello di Maurizio Sarri, contattato in inverno prima di declinare e che il club scegliesse Sergio Conceinção. Se Carlo Ancelotti è diviso tra la scelta Brasile o quella dell’Arabia, che gli ha proposto un ricco contratto da 50 milioni l’anno, l’ex Lazio rientra nell’identikit valutato dal club insieme ad altri profili italiani: Conte, Allegri, Gasperini, Sarri e Mancini. Anche se, è sottolineato sempre sulla Rosea, non è escluso che il portoghese possa avere possibilità di rimanere al Milan con un buon finale di stagione. Se è vero che il club è stato spesso discontinui con lui, lo è anche il fatto che non ha sempre potuto lavorare in serenità e che si trova a vivere una situazione insolita: un titolo all’orizzonte possibile (quello di Coppa Italia) senza sapere se oltre quella linea resterà sulla panchina del club.
Degli altri, difficile sia possibile Conte, rimpianto dell’estate scorsa e oggi capolista a Napoli. Allegri e Mancini hanno le giuste caratteristiche ma come indice di gradimento vengono dopo Gasp e Sarri. Restringendo ancora il cerchio: il primo è sotto contratto con l’Atalanta, il secondo libero dopo l’ultima esperienza alla Lazio. Reduce però dai successo dell’Europa League con il Chelsea e il titolo di Serie A con la Juventus. Sarri, dopo l’esperienza romana, ha voglia di rilancio e sa che il Milan è una piazza importante, per quanto esigente. La scelta sarà contestuale a quella del nuovo direttore sportivo, o forse no. Una nuova ipotesi prende forza, e cioè che l’organigramma societario resti immutato.