Il russo Gulin? "Suc***a!", e il gesto osceno: follia in campo, finisce malissimo

mercoledì 30 aprile 2025
Il russo Gulin? "Suc***a!", e il gesto osceno: follia in campo, finisce malissimo
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Stava stravincendo, poi ha pensato bene di perdere testa, controllo e lingua e farsi squalificare. Rischia di passare alla (piccola) storia del tennis lo sfogo osceno del russo Svyatoslav Gulin, impegnato nel primo turno del torno M25 del circuito ITF a Sabadell, in Spagna.

Davanti al padrone di casa Alejo Sanchez Quilez, il 22enne attualmente numero 407 al mondo vince il primo set 7-5, perde il secondo 6-3 per poi mettere in ghiaccio il terzo. Sul 4-0, va a segno grazie a un errore del suo avversario, che spedisce oltre la linea la risposta, e si abbandona alla follia. Prima un urlo liberatorio, poi il grido rivolto all'arbitro di sedia: "Tu! Chupa me". In spagnolo, forse per farsi capire meglio da tutti i presenti. La traduzione è abbastanza intuitiva, e in ogni caso irriferibile. E corroborata da un gesto inequivocabile. 

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Con la mano sinistra (quella destra regge ancora miracolosamente la racchetta) portata all'altezza dei genitali, strizzati all'indirizzo del giudice. "Yes, chupa!", ripete la scenetta per la seconda volta prima che sul campo cada un silenzio imbarazzato e sconcertato.

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Gulin cammina e si allontana, forse per tranquillizzarsi, poi torna alla sua sedia. Lui, Sanchez Quilez e l'arbitro confabulano in un clima surreale. Il verdetto è tanto pesante quanto prevedibile: Gulin squalificato e lo spagnolo avanti al turno successivo, novello Steven Bradbury, pronto a sfruttare il più clamoroso e blasfemo degli scivoloni.