Jannik Sinner contro "Roma maledetta": 5 precedenti da incubo

venerdì 9 maggio 2025
Jannik Sinner contro "Roma maledetta": 5 precedenti da incubo
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L’attesa è spasmodica. Dopo mesi di stop forzato legate alla sospensione per l'accordo con la Wada sul caso Clostebol — da cui è stato di fatto scagionato — Jannik Sinner è pronto a tornare in campo. Lo farà davanti al pubblico di casa, al Foro Italico, dove domani, sabato 10 maggio, esordirà agli Internazionali d’Italia. Ma è già il Sinner di prima? Il numero 1 al mondo sarà ai livelli stratosferici a cui ci aveva abituato? La condizione è ancora un’incognita, come hanno dimostrato i match d'allenamento che precedono il torneo, ma l’entusiasmo che lo circonda non ha mai smesso di crescere, una circostanza che potrebbe spingere il ragazzo di San Candido in alto, in altissimo.

Già, perché il torneo romano - Masters 1000 - non è mai stato terreno fertile per l’altoatesino. La sua storia agli Internazionali è iniziata nel 2019, quando appena diciassettenne ricevette una wild card e si fece notare battendo Steve Johnson al primo turno. Fu un exploit che lasciava intravedere un futuro luminoso, ma da allora la Capitale non gli ha più sorriso come ci si sarebbe aspettato.

Nel 2020, in un Foro deserto a causa della pandemia, uscì al secondo turno contro Grigor Dimitrov dopo una buona vittoria su Benoît Paire. L’anno dopo, nel 2021, fu Rafael Nadal a sbarrargli la strada già al secondo turno, in un match che mostrò i limiti, ma anche la crescita, del giovane talento azzurro.

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Nel 2022 arrivò forse la sua miglior prestazione romana: vittorie su Pedro Martínez e Filip Krajinović, prima della sconfitta negli ottavi contro Stefanos Tsitsipas, allora numero 5 del mondo. Anche nel 2023 il cammino si fermò troppo presto: batté Kokkinakis ma si ritirò prima del match contro Francisco Cerúndolo per un problema all’anca.

In sintesi: cinque partecipazioni, nessun quarto di finale raggiunto, insomma nessuna vittoria nel torneo di casa. Adesso, però, Sinner arriva con un nuovo status: numero due del mondo, vincitore di due Australian Open, eroe sportivo nazionale. L’occasione per invertire la tendenza c’è, condizioni post-sospensione permettendo. Roma è pronta a celebrarlo. E Jannik vuole, finalmente, prendersi ciò che il Foro Olimpico ancora non gli ha regalato.

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