Jannik Sinner perde un punto in allenamento: esplode lo stadio

lunedì 12 maggio 2025
Jannik Sinner perde un punto in allenamento: esplode lo stadio
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Anche domenica, giorno seguente al successo sull’argentino Mariano Navone, Jannik Sinner ha catturato l’attenzione nel suo allenamento al Foro olimpico, sul campo 5. Con una maglietta bianca, pantaloncini marroni, un cappello e delle scarpe nere, l’altoatesino si è allenato con il boliviano Hugo Dellien, 103 al mondo e 10 posizioni dietro Jesper de Jong, l’olandese che Jannik incontrerà oggi, lunedì 12 maggio, sul Centrale alle 15. Con simpatici siparietti, come una parte dello stadio che "esplode" per un punto del sudamericano.

Nel campo accanto, il numero 6, si sono preparati Matteo e Jacopo Berrettini, fratelli e compagni di doppio, mentre poco lontano Lorenzo Musetti ha strapazzato l’americano Nakashima, in un Centrale quasi esaurito.

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Insomma, un momento d’oro per gli italiani del tennis maschile, che “sono in gran forma e la gente si diverte. È davvero un grande momento, per il nostro tennis”, le parole del capitano azzurro Filippo Volandri. Sinner, sabato contro Navone, “sembrava tornasse da uno stop di 3 settimane, non 3 mesi — le sue parole — Non pensavo potesse essere già a questo livello”. Berrettini, invece, “non ha potuto allenarsi bene, per i problemi agli addominali. Ma in campo ha avuto ottimi riscontri. Ora deve affrontare Ruud, cliente molto difficile”. Mentre Lorenzo, contro il finlandese Virtanen, "nel primo turno forse sentiva la responsabilità di giocare a Roma — ha detto Volandri — Però dopo si è sciolto, con Nakashima è stato fluido, padrone del campo, consapevole del suo talento”. 

Domani, martedì 13 maggio, per Lorenzo c’è la super sfida contro Daniil Medvedev, al quale il capitano azzurro sarà presente: “Osservo, raccolgo informazioni. C’è ancora tempo per la Davis. Queste giornate confermano che c’è una squadra. Quando si è fermato Jannik, gli altri hanno fatto risultati importanti”. I tre azzurri intanto sono amici e campioni, “Molto diversi dentro e fuori dal campo, ma tutti bravi ragazzi: educati, onesti — ha concluso Volandri —. Bravi ragazzi che accettano il confronto, e si aiutano tra di loro. E mandano un messaggio importante al tennis, a tutto lo sport italiano”.