Il Napoli è pronto: come sarà senza Antonio Conte

di Gabriele Gallucciodomenica 25 maggio 2025
Il Napoli è pronto: come sarà senza Antonio Conte
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 Il nome di Antonio Conte resterà indissolubilmente legato al quarto scudetto del Napoli. In molti lo hanno definito un miracolo, ma di divino c’è soltanto il lavoro dell’allenatore, il numero uno quando si tratta di vincere il campionato. Stavolta lo ha fatto con una squadra forte ma non fortissima, che non partiva con i favori del pronostico e soprattutto che ha perso pezzi importanti per strada: dopo un eccellente girone d’andata, Conte ha visto Kvaratskhelia prendere la via di Parigi e il suo sostituto Neres passare più tempo in infermeria che in campo, così come il pilastro della difesa Buongiorno rimanere quasi sempre fuori per infortunio.

Il Napoli ha vinto un estenuante testa a testa con l’Inter grazie alla mentalità e alle capacità tattiche del proprio allenatore e alla maturità di un gruppo che comunque contava su diversi giocatori che avevano già vinto con Spalletti. Certo, quello di tre anni fa era stato lo scudetto del bel gioco, del fantastico trio Kim-Kvara-Osimhen, mentre questo è il trionfo figlio della concretezza e della sofferenza, con McTominay e Lukaku protagonisti assoluti.

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UNA CERTEZZA

Tutto questo ormai è storia, adesso il Napoli deve pensare al futuro, partendo da una certezza: eventualmente ci sarà vita oltre Conte. E continuerà a esserci negli anni a venire grazie a De Laurentiis, padre padrone di un club che ha dimostrato di poter essere vincente anche con i conti in ordine e con meno peso politico ed economico rispetto alle grandi del Nord.

Quella del presidente del Napoli è una figura atipica, poco empatica, che la città ancora oggi fa fatica a capire e amare. I fatti però dicono che è un grande imprenditore e un ottimo uomo di calcio, in grado di capire l’errore commesso dopo il terzo scudetto, quello che gli ha fatto credere che bastasse un Rudi Garcia qualsiasi per gestire una squadra vincente.

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La prossima settimana De Laurentiis proverà a convincere Conte a restare («con lui c’è un rapporto straordinario, di rispetto reciproco e di grande professionalità. Vedremo quello che accadrà, ch vivrà vedrà», ha dichiarato ieri sera al Tg1), ma se dovesse ricevere picche ha già pronta un’alternativa di alto livello. Circola infatti il nome di Allegri, vecchio pallino del presidente. Per uno strano caso del destino Max subentrerebbe a Conte, proprio come accaduto ai tempi della Juventus, con Antonio invece che tornerebbe a Torino per salvare una Signora decadente. Anche stavolta Allegri riceverebbe in eredità un’ottima base di squadra, che il club intende rinforzare con investimenti importanti.

Il ritorno in Champions League è linfa vitale per le casse del Napoli, che ha speso tanto un anno fa per Buongiorno, McTominay, Neres e Lukaku ma ha anche fatto cassa con Kvaratskhelia e lo farà ancora tra qualche settimana con Osimhen. De Laurentiis ha promesso grandi acquisti e il primo dovrebbe essere Kevin De Bruyne: un regalo scudetto niente male, un biglietto da visita impressionante e in controtendenza rispetto a quanto accaduto dopo il terzo titolo, quando il Napoli evitò di spendere tanti soldi nonostante la necessità di sostituire Kim. De Bruyne sta per compiere 34 anni ed è all’ultima curva della sua carriera, ma ha un costo non indifferente (10 milioni alla firma, 6 all’anno) e testimonierebbe le ambizioni del club. Vuoi vedere che De Laurentiis si è messo in testa di aprire un ciclo vincente?