“Sinner e Alcaraz sono come due macchine di F1”. Se la sono battuta in una finale del Roland Garros che "rientra tra le tre più belle della storia”, con vittoria finale dello spagnolo. La definisce così in una intervista a La Repubblica Paolo Bertolucci, oggi commentatore televisivo. Una finale “vinta da Alcaraz” e non persa dall’altoatesino, “che metto nella top 3 delle finali più belle di sempre, sono rientrato apposta per godermela. La sera pensavo di uscire fuori a cena, poi ho rinunciato. Un po' perché s'era fatto tardi e un po' per la delusione”.
Su cosa è mancato a Jannik, secondo Bertolucci, “è un test di livello prima della finale, perché ha giocato partite troppo facili — ha detto — È arrivato all'ultimo atto un po' al buio, senza conoscere la propria condizione fisica sulla lunga distanza”. Anche se sia lui sia Alcaraz “sono un paio di categorie sopra gli altri — ha aggiunto — Qualcosa si può ancora limare, ma, volendo usare un termine di paragone, è come parlare di centesimi di secondo per una macchina da Formula 1”. Una rivalità, quella tra i due, “potenzialmente come quella tra Federer e Nadal, all'orizzonte non c'è niente, magari tra un paio d'anni esce un terzo incomodo”. La speranza si chiama Musetti: “Gli manca poco, quel centesimo di secondo, a livello fisico e mentale. Il talento c’è”.
Paolo Bertolucci, bufera per il commento su Sinner: "E tu pensi ai pugnetti?"
Dopo una battaglia durata 5 ore e 29 minuti, a un passo dal sogno di vincere il Roland Garros, Jannik Sinner si è...Su cosa distingue Sinner da Alcaraz, il fatto che Carlos “abbia più tecnica, mentre Jannik è più forte mentalmente. La terra favoriva leggermente Carlos e il fatto che Jannik sia riuscito a giocare alla pari è un buon segno”. La sconfitta dell’azzurro pesa tanto, come “un gancio al mento che fa male. Ma i tennisti sono abituati a rialzarsi e lui ancor di più”. La speranza di chiama Wimbledon: “Può farcela”.