Adriano Panatta, l'ora della sentenza: "Sinner-Alcaraz, la differenza"

di Roberto Tortoravenerdì 27 giugno 2025
Adriano Panatta, l'ora della sentenza: "Sinner-Alcaraz, la differenza"
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Il countdown per Wimbledon è scattato e in molti si chiedono se sull’erba londinese, ancora una volta, sarà duello tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Nelle ultime settimane l’italiano è apparso in calo, dopo la sconfitta nella finale di Parigi contro lo spagnolo. Carlitos ha trionfato anche al Queen’s, mentre Sinner è caduto sotto i colpi di Bublik ad Halle negli ottavi di finale ed ha ammesso di aver bisogno di alcuni giorni di riposo. Per Adriano Panatta, intervistato dal magazine al maschile Mow, saranno ancora loro le stelle del torneo, senza dimenticare gli altri campioni italiani come Musetti e Berrettini e non c’è preoccupazione per il calo dell’altoatesino: “È normale che succeda, siamo stati abituati troppo bene. Se sia cambiato qualcosa in Sinner non lo so, non credo. Perché se avesse perso su una superficie come la terra battuta o sul cemento, avrei anche potuto pensarlo. Ma l’erba la gente non la conosce. Quando arrivi al primo torneo sull’erba e trovi un giocatore che fa la giornata della vita, è molto insidioso. Ti può scappare la partita. Su un’altra superficie non avrebbe mai perso”. 

È quindi Alcaraz l’uomo da battere? Panatta ne è certo: "Deve puntare solo alla vittoria, non a un buon piazzamento. Esattamente come Sinner. Devono puntare in alto. Sono loro due i più forti. Poi ogni tanto arrivano delle schegge impazzite, tipo Bublik, che si è anche confermato vincendo un torneo. Non è stato un caso. È un giocatore molto pericoloso sull’erba. Chiunque lo incontri a Wimbledon potrebbe avere dei problemi". Poi il punto sugli altri: “Musetti ha fatto una crescita costante durante l’anno. Non era una sorpresa: era un giocatore che si stava sempre più avvicinando al livello di Alcaraz e di Sinner. Poi ha avuto un infortunio. Adesso per Wimbledon è un po’ un’incognita, perché non ha giocato sull’erba prima.

Vediamo come sta. Per Berrettini è ancora più complesso, perché è rimasto fermo più a lungo di Musetti. Ha il vantaggio di giocare sulla sua superficie preferita. Speriamo abbia due match iniziali abbastanza agevoli”. Panatta, infine, ha dato la sua disamina sulle caratteristiche di gioco di Sinner e Alcaraz: “Sinner è un giocatore che mentalmente parte a cento e arriva a cento. Non ha cali mentali. Mai visti. Può sbagliare una o due palle, ma nei match importanti ha una costanza mentale unica. Alcaraz, invece, ha più alti e bassi. Ma quando è in alto, è straordinario a livello mentale, fisico e tecnico. Riesce a fare cose incredibili. Il tie-break che ha giocato al Roland Garros è stato un momento pazzesco. Con lui è talento, testa, tutto insieme, è un fuoriclasse. Ma anche Sinner lo è. Solo che Sinner è più costante, più lineare. Alcaraz ha dei picchi che fanno cose che sembrano impossibili", conclude Panatta.

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