Sinner, il nome del sostituto di Panichi: l'uomo che può cambiare tutto

lunedì 30 giugno 2025
Sinner, il nome del sostituto di Panichi: l'uomo che può cambiare tutto
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L'addio a Marco Panichi e Ulises Badio, preparatore atletico e fisioterapista entrati nel suo staff appena un anno fa, creano in Jannik Sinner la necessità di rivedere profondamente il suo staff, considerando anche l’addio a fine stagione di Darren Cahill, che andrà in pensione, nonostante i tentativi del tennista e di Vagnozzi di farlo rimanere con loro per almeno un’altra stagione. Intanto da Wimbledon la Volpe di Sesto Pusteria ha fatto sapere di non avere fretta nel sostituirli, dato che Wimbledon inizierà a giorni e il lavoro di preparazione che il tennista doveva fare è già stato fatto. 

Come spiegato da La Gazzetta dello Sport, il suo manager Alex Vittur è già all'opera per cercare i profili giusti in due ruoli fondamentali. Non un compito facile, considerando che sarà necessario individuare delle figure valide professionalmente anche dal punto di vista umano, capace di integrarsi ispirando fiducia e restando sempre sul basso profilo. I primi nomi fatti trapelare dalla Rosea sono quelli di Jez Green, ex membro dello staff di Andy Murray, che però attualmente lavora con Alex Zverev (ma potrebbe essere una soluzione d'emergenza di qualche mese), e Matt Little, sempre ex Murray, che ha collaborato anche con la squadra britannica di Coppa Davis ed è molto noto nell'ambiente. In alternativa c’è anche Gebhard Gritsch, ex fitness trainer di Djokovic, che era subentrato allo stesso Marco Panichi quando lasciò la squadra del serbo.

Un’altra ipotesi per la Gazzetta è quella di Lluc Bauzà, che ha lavorato per anni con Rafa Nadal ed è uno dei cardini della sua Academy, oltre a Rafa Maymo, fisioterapista proprio del maiorchino. Infine Pierre Paganini, attualmente libero, già preparatore atletico di Roger Federer per tutta la carriera. Riguardo al cambio “non è successo nulla di pazzesco, nello sport sono cose che capitano — ha detto Sinner in conferenza stampa prima del via del torneo inglese — Era da tempo che volevo cambiare qualcosa, e dopo Halle ho preso questa decisione. Non posso non ringraziarli perché assieme in questi 12 mesi abbiamo raggiunto risultati incredibili. Ma nel mio team voglio persone di cui mi posso fidare, come mio padre”.

Parole che forse racchiudono la ragione della rottura, ininfluente però sulla preparazione ai Championships: “Mi ispiro molto anche al lavoro di cuoco di mio padre, in cucina bisogna andare d'accordo con le persone per lavorare assieme — ha concluso — Ma ora non ci voglio pensare, devo affrontare un torneo importante, il timing della decisione può sembrare non dei migliori, ma sono certo che non avrà conseguenze sul torneo. Ho lavorato tanto e tornare qui mi ha trasmesso grandi emozioni, anche se rispetto all'anno scorso non ho vinto ad Halle. Ma quello che è successo, è successo, è il passato. Mi sento bene, soprattutto mentalmente mi sento molto pronto. Sto lavorando molto duramente, spero che questo abbia un impatto sul mio tennis in partita”.

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