Sinner, "cosa mi sono comprato con i soldi vinti": schiaffo ai nemici

di Roberto Tortoralunedì 7 luglio 2025
Sinner, "cosa mi sono comprato con i soldi vinti": schiaffo ai nemici
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A Wimbledon è il giorno dei tre italiani agli ottavi di finale per la prima volta nella storia. Sonego contro Shelton, Cobolli contro Cilic e Jannik Sinner pronto a sfidare Dimitrov. Le sensazioni, per ora, sono più che buone, Jannik sembra a suo agio sull’erba come non mai. Eppure, in conferenza stampa c’è chi preferisce tornare sul passato, per la precisione su quello doloroso cioè il caso Clostebol che lo ha portato a patteggiare 3 mesi di squalifica con la Wada.

Dopo aver battuto Vukic, infatti, alcuni colleghi gli hanno chiesto se lui abbia intenzione di procedere con il miglior team legale possibile per difendersi nella diatriba tra ITIA e WADA. Non ha perso la calma Sinner, anzi, si è mostrato disponibile nelle risposte e ha detto con estrema onestà: “Quello che penso è che mi trovo in una posizione in cui posso permettermi un avvocato, sai, o assumere un buon avvocato, perché fortunatamente, ho anche i soldi che magari altri non hanno”.

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Quanto al trattamento ricevuto, il numero uno al mondo ha dovuto ancora difendersi da chi pensa che sia stato favorito in quanto leader de ranking ATP: “Il processo che ho affrontato è lo stesso, sai, non c'è stato un trattamento migliore. Forse ho avuto una difesa migliore nel senso che ho avuto brave persone intorno, e questo perché ho guadagnato i miei soldi e ho potuto permettermelo. Ma per il resto, il processo e il modo in cui lavora l’ITA e la velocità con cui tutto è andato avanti è stato lo stesso. So che in passato ci sono state scelte e decisioni difficili, questo lo capisco. Ma sì, quello che posso dire è che il mio caso è stato controllato non una, ma due, tre volte. E ogni volta è risultato che ero innocente. Ecco, tutto qui”.

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Quando gli è stato chiesto di dare un consiglio a colleghi più giovani e decisamente meno abbienti, Sinner ha chiuso così: “Se posso aiutare, aiuto, capite? Se questa cosa mi fosse successa magari quando avevo 18 anni, non avevo i soldi, quindi forse mi sarei trovato nella stessa loro situazione. È successo quando avevo già guadagnato i miei soldi e quindi ovviamente ho potuto prendere le persone migliori. È la stessa cosa con i migliori giocatori: anche loro hanno tutta una squadra a disposizione. Io ho due allenatori, qui non ho il fisioterapista e il preparatore atletico, ma puoi costruirti tutto, ed è la stessa cosa anche dall’altra parte".

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