Thomas Ceccon, rumors clamorosi da Singapore: a cosa mira

di Claudio Savellivenerdì 25 luglio 2025
Thomas Ceccon, rumors clamorosi da Singapore: a cosa mira
3' di lettura

Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Ma per fortuna c’è e ce lo teniamo stretto. Thomas Ceccon è un dono non solo per il nuoto ma per la società. Un uomo, un mito. Andrebbe guardato quando è in vasca per godere del suo talento e ascoltato quando non lo è perché dice sempre cose interessanti con una naturalezza disarmante. In questi giorni di vigilia dei Mondiali di nuoto (in vasca si comincia domenica con Thomas subito in acqua nelle batterie dei 50 farfalla) ha rilasciato alcune interviste, tra cui una a Repubblica in cui ha spiegato di «aver preso casa a Verona» dove ora si allena con il coach Alberto Burlina (dopo i quattro mesi in Australia per svuotare la testa e conoscere un altro modo di allenarsi e di vivere), ma che la sente vuota. Vorrebbe «incastrarsi», dice. Quanta umanità c’è in una sola parola. Quanta purezza.

Quanto fa capire Ceccon delle difficoltà di una vita da top atleta e da top persona che non indossa maschere. La paura di innamorarsi per non stare male di nuovo, ma anche la voglia di volerci riprovare grazie al lavoro fatto con la psicoterapia, quella vera, seduti in uno studio con un professionista, non quella con l’acqua che ti obbliga alla solitudine. Ascoltatelo e guardatelo a partire da domenica. Ma fatelo senza pretendere medaglie o vittorie, a questo ci pensa lui. «Sono venuto per arrivare primo». «O vinco o vinco, non c’è altra opzione». Umano nella vita, alieno nello sport. Thomas e Ceccon, due in uno.

Federica Pellegrini, gelo su Thomas Ceccon: "Per chi tifo"

"Non sarò mai un'ex". Federica Pellegrini si prepara così ai Mondiali di Singapore. Ma quest...

Non serve ribadire che è la più grande speranza dell’Italia della piscina ai Mondiali di Singapore. C’è sempre Martinenghi (100 rana, anche per lui batterie già domenica), certo, ma Thomas a questo giro si sdoppierà: non solo dorso ma anche, con ritrovata convinzione, farfalla. Nei 50 farfalla è campione mondiale in carica e dovrà difendere l’oro. In termini cronometrici, non si è visto il miglior Ceccon: il 23 netto degli Open d’Australia è il miglior tempo ufficiale, il 22.84 firmato a Verona è ufficioso, ma dimostra che nelle braccia di Thomas c’è un podio anche qui, anche se Grousset, Ponti, Kharun e Korstanje sono già sotto i 22.75.
Nei 100 dorso è il favorito, l’uomo da battere, il campione olimpico in carica.

Qui Thomas ha scherzato (ma non troppo) sul suo record del mondo, lo strepitoso 51”60: essendo del 2022 è un po’ vecchiotto e l’idea è migliorarlo, sperando di arrivare bene alla finale, magari dormendo meglio che a Parigi. I 200 dorso sono la novità australiana grazie al lavoro con il tecnico Dean Boxall, noto perfezionista per le distanze lunghe: agli Open ha siglato il nuovo record italiano in 1’55”71 e si è guadagnato un biglietto per Singapore. È iscritto anche per i 100 farfalla e i 50 dorso. Possibili soprattutto questi ultimi visto che ai Giochi di Los Angeles 2028 ci saranno i 50 metri di tutti gli stili e non più solo dello stile libero. Sarebbe bello vederlo cinque volte. Avremmo un Ceccon in versione Phelps. Thomas di Michael disse: «Di Phelps ce n’è solo uno». Potremmo dire lo stesso dell’azzurro. Di Ceccon ce n’è solo uno... e meno male. Perché se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.

Jannik Sinner, la rivelazione di Emma Navarro: "Sono caduta a terra, piangevo"

Assistere a un match di Jannik Sinner è un'emozione unica. Giocare con lui significa toccare il cielo con un ...

ti potrebbero interessare

altri articoli di Sport