Cristian Totti e l'addio al calcio: una scelta lucida

Bravo il figlio del Pupone; decidere di smettere di giocare a pallone con quel cognome non deve essere stata la più semplice delle decisioni
di Claudio Savellilunedì 28 luglio 2025
Cristian Totti e l'addio al calcio: una scelta lucida
2' di lettura

Bravo Cristian Totti. Decidere di smettere di giocare a calcio con quel cognome non deve essere stata la cosa più facile del mondo. Dirlo a papà senza temere reazioni è un atto di coraggio ed è il segnale di una famiglia che funziona. È una scelta matura da cui possiamo imparare qualcosa. Ci insegna che, se un genitore è bravo a fare qualcosa, non deve esserlo per forza anche il figlio. E che più papà era bravo a fare quella cosa, più sarà difficile per il figlio che decide di provarci. Ci suggerisce anche che i “figli di” più saggi sono quelli che si mettono a fare tutt’altro, e che forse questi “figli di” hanno genitori intelligenti.

Perché indirizzare o trascinare l’erede sul campo in cui si eccelleva è spesso un modo per alimentare il proprio narcisismo e alleviare la paura del tempo che passa. Ribadisce, questa scelta, che nella vita capita di fallire. E che non c’è niente di male. Anzi, meglio fare amicizia con il fallimento perché ci accompagnerà fino alla fine dei giorni. È un promemoria per cui smettere di fare una cosa non significa essere dei buoni a nulla. Deve significare che se ne farà un’altra.

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Cristian Totti lascia il calcio a 19 anni perché gliene hanno dette di tutti i colori, da “grasso” a “scarso”, e perché, da qualche mese, terminata l’ultima esperienza all’Olbia in serie D, era svincolato. Anziché chiedere a papà di trovargli una sistemazione, cosa più che fattibile, ha deciso di andare a lavorare per lui. Una scelta comoda, certo, ma che ne contiene una coraggiosa. Sarà sotto contratto nella Totti Soccer School fondata dal padre ma gestita dallo zio Riccardo, fratello maggiore di Francesco, come scout. Il cognome in campo sarà pesato ma fuori è un’innegabile fortuna. Ora riparta da questo presupposto, il buon Cristian. Avere il piano B bello che apparecchiato non appena si rinuncia al piano A è un lusso per pochi. Compito di quei pochi è fare di tutto per meritarlo.

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