Jannik Sinner, lezione di umiltà al mondo: come lo hanno beccato a Cincinnati

domenica 3 agosto 2025
Jannik Sinner, lezione di umiltà al mondo: come lo hanno beccato a Cincinnati
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"Io e Jannik abbiamo avuto alcune grandi battaglie in campo, ma ci vediamo spesso anche fuori. Siamo riusciti a costruire un buon rapporto e una bella relazione. Vogliamo vincere e batterci l'un l'altro, ma una volta usciti dal campo, continuare ad essere delle brave persone e andare d'accordo. Per me questo è uno dei valori e una delle virtù dello sport". Così Carlos Alcaraz parla della sua rivalità con Jannik Sinner nel corso di una intervista al Financial Times. Lo spagnolo descrive ancora come "questa rivalità sia sempre più bella, e io ne sono grato perché mi dà l'opportunità di dare il 100% in ogni allenamento e ogni giorno per essere migliore. E questo perché il livello che devo mantenere per poter battere Jannik è davvero alto".

Rivalità appena iniziata, e in cui molti rivedono i prodromi di una nuova era non dissimile da quella dei Big3. "Il tennis ha sempre avuto grandi rivalità e grandi giocatori ed è un privilegio che la gente guardi al nostro gioco così - ha riflettuto il murciano - Ma non siamo affatto obbligati a fare quello che hanno fatto loro. Se non resti saldo nei tuoi ideali e in ciò che vuoi davvero, quella pressione può divorarti. Bisogna saper distinguere. Noi cerchiamo di non pensare alla pressione e men che meno a quello che hanno fatto loro". A Parigi, poco meno di un mese prima, i due avevano consegnato agli annali una finale - la prima Slam nei loro scontri diretti - tra le più belle mai disputate dove era stato proprio Alcaraz a rimontare due set di svantaggio per imporsi infine dopo aver annullato tre match point: "Ho pensato a risalire un passo alla volta: un punto, poi un altro, un altro ancora. Specialmente quei tre punti… - ha rievocato il murciano - Vincere uno Slam è molto, molto difficile e io sapevo che avrei avuto le mie chances. Per questo sono rimasto calmo, sapevo che non sarebbe stato facile per lui".

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Intanto Sinner è già arrivato a Cincinnati. Ed è stato pizzicato sul cemento azzurro a compiere un gesto che descrive tutta la sua umiltà come giocatore. Nonostante sia il tennista più forte del pianeta, il numero uno al mondo si è occupato personalmente di avvolgere con cura il nastro attorno al manico, per favorire l’aderenza.

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