Un anno fa Jasmine Paolini festeggiava l’ingresso in Top-5 nel ranking Wta. Oggi, dopo due finali Slam e un 2023 da sogno, la 29enne toscana rischia di uscire dalla Top-10, fatica a ritrovare il suo tennis e ha cambiato due allenatori in pochi mesi: via Renzo Furlan, poi Marc Lopez dopo tre mesi, ora in campo con Federico Gaio fino agli Us Open.
Per Raffaella Reggi, ex numero 13 del mondo e oggi voce del tennis su Sky, il nodo principale è fisico: “Gioca di fretta, spinge a tutta senza quella costruzione di colpi prima ineccepibile. Deve ritrovare l’equilibrio e quindi il sorriso, la leggerezza, la vera Jas, che oggi è spenta”, premette.
Il cambio continuo di coach, secondo l’ex campionessa, ha pesato: “Non è semplice sostituire qualcuno come Furlan che aveva sempre creduto così tanto in lei e l’aveva costruita, portandola nelle Top-5 con tennis intelligente, di personalità. Cambiare così spesso allenatore aumenta i dubbi e la confusione. Con Renzo, che non sta alla mercè di nessuno, Jas aveva solo un punto di riferimento, una guida sicura”, rimarca forse con un piccolo di rimpianto per l'avvicendamento.
"Jasmine Paolini deve guardarsi allo specchio": bomba sull'azzurra in crisi
Avevamo lasciato Jasmine Paolini in trionfo sulla terra rossa di Roma, in singolare e in doppio, auspicando un proseguo ...Come modello, Reggi indica Jannik Sinner, che “prende sempre decisioni chiare, nette, per puntare in alto, al massimo, prendendosi le sue responsabilità”. Insomma, secondo la telecronista, Jasmine Paolini dovrebbe ispirarsi al ragazzo di San Candido.
Infine la esorta non perdere fiducia: “Jasmine deve pensare che nell'attuale panorama del tennis donne, cosi aperto al vertice, senza favorite certe e con personaggi nuovi pur di qualità, come Mboko, che spuntano fuori da un anno all'altro, ci sarebbe spazio per la fantastica giocatrice di un anno fa. Una che pensa tennis. Oggi sono così poche che, ad elencarle, arrivo appena alle dita di una mano", conclude il suo ragionamento Raffaella Reggi.