Sinner, "dei cadaveri. Non è solo sf***a": la durissima accusa di Dario Puppo

mercoledì 20 agosto 2025
Sinner, "dei cadaveri. Non è solo sf***a": la durissima accusa di Dario Puppo

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"Abbiamo visto dei cadaveri che provavano a giocare". Sono durissime le parole di Dario Puppo, giornalista di Eurosport e grande esperto di tennis, dopo il ritiro di Jannik Sinner lunedì sera in finale al torneo di Cincinnati. Un epilogo choc, con l'altoatesino numero 1 al mondo costretto ad alzare bandiera bianca contro Carlos Alcaraz dopo appena 23 minuti e sul 5-0 per lo spagnolo. La partita, attesissima, di fatto non è nemmeno cominciata come ha ammesso lo stesso Jannik, sceso in campo "solo per il pubblico". Poi il 24enne si è arreso a un non precisato "malore": "Non riesco a muovermi", ha spiegato a un certo punto prima di crollare in panchina. Non è un però un caso: quanto accaduto è il riflesso di una tendenza inaccettabile del tennis attuale, secondo Puppo.

"Era un giorno che ci aspettavamo diverso - ha spiegato Puppo insieme a Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.nell’ultima puntata di Tennis Mania, rubrica in onda sul canale YouTube di OA Sport, riferendosi anche alla finale del torneo femminile che Jasmine Paolini ha perso contro Iga Swiatek -, avendo per la prima volta due giocatori italiani nelle due finali. Mi viene da pensare che forse i big 3 erano dei supereroi, perché facevano un attività in condizioni estreme. Vedi Murray che faceva un lavoro assurdo di preparazione in Florida per abituarsi alle condizioni estreme; non credo che Sinner sia meno forte fisicamente. Parlando di altri sport, c’è chi ha la fortuna di essere cresciuto nel Trøndelag come i norvegesi, un luogo che ti costringe a fare tanti chilometri da un posto all’altro, è una condizione studiata da cui puoi trarre un vantaggio".

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I ritmi, insomma, sono insostenibili anche per gli autentici fenomeni come Jannik; "Non è che non sia predisposto: il problema è il fallimento dell’esperimento del doppio Masters 1000 da dodici giorni. Questo è stato un torneo con i più forti, tolto Djokovic, che non ha funzionato. Ma può essere solo sf***a? Non credo ci sia stato un virus. Ci sono gli organizzatori che fanno le cose come gli accomoda a loro. Anche pensando agli US Open, questa cosa del doppio misto è uno scandalo. Sara Errani quando l’abbiamo intervistata ci ha detto che va bene creare un evento del genere, ma non collegato a uno Slam; se tu fai una competizione che viene svolta con un format diverso sputi in faccia alla storia di questo sport, senza chiedere ai giocatori che a loro volta non devono pensare solo al loro interesse. Il tennis rischia di prendere una piega che non va bene".

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A Cincinnati molto potrebbe aver intuito anche il caldo estremo ai quali sono stati sottoposti i partecipanti, in special modo Sinner: "Quante volte ha giocato di giorno Sinner, quante Alcaraz? Ovviamente non dico che hanno avvantaggiato Carlos, ma può essere che sia venuto questo stato di malessere per aver giocato sempre di giorno. Le parole pronunciate giorni fa da Vagnozzi in cui gli dice di provare i primi punti e tenere energia per i turni a servizio ora le leggo in un altro modo. Abbiamo visto dei cadaveri che provavano a giocare. Non è stato solo Sinner. Se stai lì dodici giorni, le condizioni prima o poi le paghi. Si dice che a parti inverse non si sarebbe alzato questo polverone. Io l’ho anche scritto sui social: c’era l’interesse di vedere questa finale con questi due che giocano a livelli pazzeschi. Se sta male Alcaraz io sono dispiaciuto allo stesso modo".

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