Jannik Sinner ha appreso una notizia inattesa durante una pausa dell’allenamento con l’americano Ethan Quinn: il ritiro di Jack Draper dal torneo. Il britannico, accreditato come quinta testa di serie, era tra i possibili avversari più pericolosi per il numero uno del mondo nei quarti di finale. La sua uscita modifica quindi la struttura del tabellone e, almeno teoricamente, apre un percorso leggermente meno complesso per l’azzurro — che avrebbe potuto incontrarlo ai quarti di finale — pur con tutte le incognite tipiche di uno Slam, dove ogni match può nascondere rischi e sorprese.
La reazione di Sinner, ripresa in un breve video, racconta bene la sorpresa: seduto in panchina, ascolta la notizia e rimane visibilmente colpito, come se non si aspettasse affatto un ritiro di questo tipo. Più che un sollievo, traspare uno stupore genuino che sottolinea quanto il torneo possa essere imprevedibile. Oltre all’aspetto tecnico e al possibile vantaggio competitivo, va considerata la dimensione umana. Tra Sinner e Draper esiste infatti un rapporto di stima e simpatia che va oltre il campo da gioco. I due hanno infatti condiviso varie sessioni di allenamento, spesso con momenti leggeri e scherzosi, costruendo un legame di amicizia che non si interrompe quando inizia la competizione.
Sinner, la risposta che spiazza tutti: "Alcaraz? Tra tre giorni sarà diverso"
Il cammino allo US Open di Jannik Sinner è cominciato nel migliore dei modi: 1 ora e 37 minuti appena per sbarazz...Proprio per questo, dunque, la notizia non è stata accolta dall’italiano con gioia per la “facilitazione” sportiva, ma con una punta di rammarico personale. Il ritiro di Draper, quindi, non è solo un elemento che incide sul percorso del torneo, ma anche un episodio che conferma la dimensione più autentica e umana di uno sport spesso raccontato solo in termini di sfide e risultati. Ai quarti di finale ora, Sinner, nel caso arrivasse, potrebbe incontrare uno tra Lorenzo Musetti (i precedenti dicono 2-0 per Sinner), Gabriel Diallo (precedenti 1-0 per Sinner, il match nell’ultimo torneo Masters 1000 di Cincinnati) o un altro derby azzurro con Flavio Cobolli (in questo caso nessun precedente).