Max Verstappen torna al dominio dopo 9 gare di magra. Norris e Piastri si spartiscono un podio funestato da una sosta farsesca. Leclerc illude e si spegne 4°, Russell tappezziere solo quinto, Hamilton da decimo a sesto, Antonelli errante strappa qualche punto. Monza, GP d’Italia: ecco le pagelle.
VERSTAPPEN 10 E LODE
In Q3 dipinge un giro da museo, firmando un record storico. In gara picchia come un martello pneumatico, grazie ad un assetto aggressivo. E rifila 20 secondi alla McLaren con una macchina cucita addosso. Dominatore assoluto. Gli altri fermi al palo.
BORTOLETO 7.5
Solido in qualifica, ancora meglio in gara. Alonso sfortunato, lui no: futuro già scritto per il suo gioiellino classe 2004.
NORRIS 7
Erroraccio ai box ripagato dal muretto. Tiene il secondo posto, ma con la faccia di chi rivive l’incubo Verstappen. MCL39 questa volta attaccabile. Lando onesto. Ma il Mondiale francamente è un altro film. E lui non ha alcun ruolo.
ALBON 7
Dalle disastrose qualifiche a una rimonta verticale. Risorge con la Williams mentre Sainz affonda. Faro acceso in stagione altalena.
LECLERC 6,5
Sangue dalle rape di una SF-25 plafonata nella mediocrità. Ma niente. Piastri lo brucia al giro 5. Può tenere dietro solo la Mercedes di Russell. Vittima sacrificale di Maranello. E i tifosi piangono.
PIASTRI 6
Il lampo iniziale alla Lesmo 1. Poi deve superare una seconda volta Carletto per riacciuffare il podio. La P2 gliela regalano, ma deve restituirla. Leader sulla carta, gregario di lusso in pista.
HAMILTON 6
Si parla solo della scia, come se fosse il dramma. In gara dignitoso. Da decimo a sesto. Ma quello in Rosso è un funerale lentissimo. E il podio lo vede ancora una volta col binocolo.
RUSSELL 5.5
Fa il suo, ma l’alto carico aerodinamico lo frena. Tant’è che non riesce nemmeno a passare Carletto con la Rossa. Un eterno vorrei ma non posso, con una Mercedes al semolino.
PENALITA' HAMILTON: 0 AI COMMISSARI. E ALLA FERRARI
Assurda la penalità al Sir in Italia per una bandiera gialla ignorata in Olanda. Dai commissari oggi ci vai solo se ti convocano loro. Questo anche grazie ad Hamilton, che anni fa ci andava fin troppo. Senz'altro ai tempi di Todt per decisioni del genere poteva volare anche qualche tavolo. Oggi invece tutto tace. Solo silenzi stirati e serviti come camicie. Rosse.