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Juventus, l'ex dirigenza patteggia: 1 anno e 8 mesi per Andrea Agnelli

di Andrea Carrabinolunedì 22 settembre 2025
Juventus, l'ex dirigenza patteggia: 1 anno e 8 mesi per Andrea Agnelli

(Ansa)

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Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, ha dato l'ok al patteggiamento per alcuni ex dirigenti della Juventus, coinvolti nell’indagine “Prisma” sui bilanci della società bianconera. L'inchiesta, avviata inizialmente dalla Procura di Torino, era stata successivamente trasferita per competenza a piazzale Clodio. Tra i nomi di spicco che hanno avuto il via libera al patteggiamento c'è l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex dirigente sportivo Fabio Paratici e l’ex vicepresidente Pavel Nedved. Le pene, tutte con sospensione condizionale, vanno da 11 mesi fino a un anno e 8 mesi.

Il giudice ha inoltre accolto la richiesta di proscioglimento per Maurizio Arrivabene, avanzata dai pubblici ministeri Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Le accuse per gli imputati vanno dall' aggiotaggio, ostacolo agli organi di controllo e falsificazione di documenti contabili. Al centro dell’indagine ci sarebbero state plusvalenze sospette e operazioni sugli stipendi dei calciatori nel periodo della pandemia, Covid. Nel procedimento si sono costituite parte civile circa 200 persone tra azionisti, associazioni di tutela dei consumatori e la Consob.

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Un anno e 8 mesi per Andrea Agnelli, 1 anno e 2 mesi per Pavel Nedved e 1 anno e 6 mesi per Fabio Paratici e pene di 11 mesi ad altri due imputati. Sono le richieste di patteggiamento, che il giudice per l’udienza preliminare Anna Maria Gavoni del tribunale di Roma ha approvato. La Juventus è stata sanzionata con una multa di 156 mila euro e un terzo delle oltre 200 parti civili ha raggiunto un’intesa economica con la società bianconera, per un ammontare complessivo dei risarcimenti concordati di 1 milione e 80 mila euro. Per gli altri imputati si procederà con il rito ordinario.

"La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilità, quindi coerente con la mia posizione di innocenza, è stata indubbiamente molto sofferta", ha commentato Andrea Agnelli. "Dopo aver a lungo riflettuto, sono però convinto che rappresenti la scelta più opportuna - ha aggiunto l'ex presidente della Juve -. Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l'Italia e, in particolare, con Torino".

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