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Mattia Bottolo, l'asso dell'Italvolley dà due di picche ad Amadeus

di Roberto Tortoralunedì 29 settembre 2025
Mattia Bottolo, l'asso dell'Italvolley dà due di picche ad Amadeus

(LaPresse)

2' di lettura

Un’Italia così bella e per così tanti anni non si era mai vista. Non nel mondo della pallavolo, nella sua golden era con le squadre femminile e maschile che dominano il mondo in lungo e in largo. L’ultima impresa è quella dei ragazzi di Fefè De Giorgi, capaci di bissare il titolo mondiale schiantando in semifinale prima la Polonia e in finale poi la Bulgaria e raggiungendo quota 5 negli allori mondiali. Nessuno come noi.

L’eroe che non t’aspetti è Mattia Bottolo, quello che non avrebbe immaginato su di sé i fari della gloria, il sostituto dell’infortunato Daniele Lavia. Pochi giorni prima del via al mondiale nelle Filippine, il crack alla mano destra in sala pesi, durante un allenamento e l’operazione necessaria.

Bottolo ha infilato tre ace di fila, poi Simone Anzani ha messo a terra il pallone del mondiale ed è stata festa azzurra a Manila. Un servizio perfetto quello dello schiacciatore della Lube, che già nella passata stagione è stato il migliore della Superlega in quel fondamentale. Ha letteralmente inaugurato il nuovo millennio Mattia, nato il 3 gennaio 2000. Ha cominciato a palleggiare nel Bassano Volley, a 16 anni poi il trasferimento a Padova. La consacrazione nella Lube Civitanova che ne ha colto il talento cristallino e le qualità atletiche e tecniche. Per lui contratto quinquennale fino al 2027. Non solo muscoli, ma anche cervello: a dicembre si laureerà in Biologia, discutendo una tesi sulla capsaicina, un composto chimico che impatta su massa grassa, magra e sull’idratazione muscolare. E ogni giorno cura la sua alimentazione in maniera maniacale, in coerenza con i suoi studi.

Insomma, un esempio di vita. Dopo la conquista dell’altro mondiale, nel 2022, aveva rifiutato l’invito di Amadeus a partecipare alla sua trasmissione, Soliti Ignoti, perché poco amante della ribalta mediatica e più concentrato sulle cose importanti della sua vita. Anche nel modo di esultare, però, sembra un attore consumato: "Le mie sono tutte esultanze spontanee. Quando si gareggia ci sono talmente tanti fattori in gioco che viene tutto automatico. Il carattere e la personalità ti spingono a duettare con gli spettatori, ci sono tante cose che condizionano il modo in cui un giocatore libera le proprie emozioni: l’adrenalina, il timore, la felicità". Ora qualche giorno di riposo, dopodiché la stagione della Lube entrerà nel vivo, con una Coppa Italia messa in bacheca la passata stagione e tante ambizioni per quella a venire. Mattia Bottolo è pronto, come sempre, a dare il massimo.